Close
Politica Primo Piano

POZZUOLI/ Elezioni: tutti vogliono Marrandino, ma in pole c’è Campania Libera

POZZUOLI/ Elezioni: tutti vogliono Marrandino, ma in pole c’è Campania Libera
  • Pubblicato9 Maggio 2017

POZZUOLI – E’ il “pezzo pregiato” di questi giorni, forte di un bacino elettorale da 600 voti a salire. La sua presenza in lista può cambiare le forze in campo e garantire l’elezione di un consigliere comunale. Mario Marrandino, ex vicesindaco, due volte assessore ai lavori pubblici, a meno di 100 ore dalla presentazione delle liste è ancora senza casa. Ma tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Il suo cellulare squilla in continuazione, lo cercano gli amici della coalizione di cui ha fatto parte fino a un anno fa, lo vuole Figliolia e lo vogliono anche altri candidati a sindaco.

CAMPANIA LIBERA – Ma il destino di Mario Marrandino sembra avere un nome: “Campania Libera”. La lista più “temuta” da Vincenzo Figliolia sembra vicinissima all’ex vicesindaco. Fenocchio, Cutolo, Russo e Stellato potrebbero ricevere il suo “si” nelle prossime ore andando a rafforzare ulteriormente la squadra che fa capo al governatore della Campania Vincenzo De Luca.

MARETTA IN COALIZIONE – Non è un segreto che all’interno della maxi coalizione messa in campo da Figliolia ci sia maretta a causa dell’allargamento che ha portato all’ingresso delle liste civiche che fanno capo a Monaco e Maione. Cutolo e Fenocchio hanno più volte ribadito, in maniera esplicita e implicita, la loro contrarietà all’apertura verso i consiglieri di opposizione e il modus operandi adottato da Figliolia. Ora la partita si giocherà l’11 giugno: da una parte c’è Figliolia che spera che Monaco e Maione facciano il “botto” per ridimensionare Campania Libera; dall’altra ci sono i deluchiani che stanno mettendo in campo quante più forze possibili per ottenere un grosso risultato e magari ripetere l’exploit dell’UDC di 5 anni che con quasi 6mila voti portò in consiglio comunale 4 consiglieri. E Campania Libera con 4 consiglieri non sarà certamente facile, nè da addomesticare nè da distruggere come fatto da Figliolia con i centristi.