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POZZUOLI/ Dopo oltre sette anni esce dal carcere il figlio del “ras” Pagliuca

POZZUOLI/ Dopo oltre sette anni esce dal carcere il figlio del “ras” Pagliuca
  • Pubblicato26 Settembre 2017
Salvatore “‘o biondo” Pagliuca, nel riquadro il figlio appena scarcerato Mario

POZZUOLI – Mario Pagliuca è tornato libero dopo oltre sette anni di detenzione. L’uomo, 38 anni, soprannominato “Marittiello” è il figlio di Salvatore Pagliuca, alias “Totore ‘o biondo” nonché fratello di Procolo, entrambi condannati con l’accusa di essere ai vertici del clan Longobardi-Beneduce. Tutti finirono nell’inchiesta denominata “Penelope” culminata il 24 giugno del 2010 con ben 84 arresti. Mario Pagliuca, dopo la condanna in primo grado a 10 anni, ebbe uno sconto di pena in Appello di un anno.

CONDANNE PESANTI – Padre e fratello stanno scontando 17 anni e 4 mesi di reclusione in regime di “carcere duro”, così come la madre, condannata in secondo grado a 14 anni e 8 mesi. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli di fatto smantellò l’organizzazione che vedeva a capo proprio alcuni componenti della famiglia Pagliuca, considerata braccio destro del boss Gennaro Longobardi, all’epoca detenuto. Le indagini della compagnia dei carabinieri di Pozzuoli e del Nucleo investigativo di Napoli, si avvalsero non solo di prezioso materiale probatorio come intercettazioni telefoniche ed ambientali, ma anche delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia.

L’ALLEANZA CON I SARNO – I Pagliuca, sempre secondo quanto ricostruito dall’Antimafia, riuscirono anche a stringere un’alleanza strategica con il clan Sarno di Ponticelli, altra organizzazione poi decimata da pentimenti, arresti e condanne. Il legame tra i due gruppi criminali sarebbe stato suggellato da Gennaro Longobardi e Luciano Sarno, durante un detenzione comune all’interno del carcere dell’Aquila. Dunque, prima notte fuori dalla cella per Mario Pagliuca che ha scontato praticamente per intero la condanna inflittagli, considerando la liberazione anticipata prevista dall’ordinamento giudiziario che prevede 45 giorni di “sconto” ogni semestre, su decisione del magistrato di Sorveglianza.