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POZZUOLI/ Dopo le scosse partono i lavori per le vie di fuga

POZZUOLI/ Dopo le scosse partono i lavori per le vie di fuga
  • Pubblicato15 Settembre 2012
L'inizio dei lavori di scavo

POZZUOLI – Trema la terra a Pozzuoli e tornano le polemiche sulla mancanza di vie di fuga e relativo piano di evacuazione per la città. Dopo lo sciame sismico di 7 giorni fa si è riaccesa la polemica da parte di cittadini e associazioni in merito al pericoli legati al fenomeno tutto puteolano del “bradisismo”. In risposta alle paure della popolazione è arrivata la “rassicurazione” da parte della “Copin Spa”, l’azienda incaricata dal Commissario Straordinario 887/84 per la realizzazione del “Piano Intermodale dell’Area Flegrea”. Una mastodontica opera finanziata con fondi FAS nazionali e regionali dal costo complessivo di 153milioni e 800 mila euro.

L’OPERA –  Nella fattispecie, l’opera riguarda la realizzazione di una Bretella di Collegamento dello Svincolo della Tangenziale di Napoli (Via Campana) con la viabilità costiera ed il Porto di Pozzuoli” già prevista , con funzione anche di via di fuga dal Centro Storico, nel progetto generale predisposto a cura del Ministero della Protezione Civile a seguito dei fenomeni bradisismici, redatto dai tecnici dell’Università di Napoli. L’opera, presentata nel 2008 dall’allora sindaco di Pozzuoli Pasquale Giacobbe, rientra nell’ambito del completamento del “Piano Intermodale dell’Area Flegrea”. La progettazione esecutiva è elaborata da un team di professionisti diretti dal Professor Ingegnere Sebastiano Pellizza dell’Università di Torino e coordinati dall’Ingegner Georgios Kalamaras. L’intervento, dichiarato nel programma delle Infrastrutture Strategiche del MIT-Aprile 2012 -: “Strategico di preminente interesse nazionale ed indifferibile” è stato finanziato relativamente al primo stralcio con delibera CIPE numero 104 del 6 novembre 2011 con fondi FAS Nazionali per 80 milioni di euro; e al secondo stralcio sempre con delibera CIPE numero 62 del 3 agosto del 2011 con fondi FAS regionali per 73 milioni e 800mila euro.

I lavori

COLLEGAMENTO TANGENZIALE-PORTO –  Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo e più moderno sistema viario di collegamento tra la Tangenziale di Napoli e la fascia costiera, nonché con l’area portuale di Pozzuoli, liberando il centro Antico Storico di Pozzuoli dalla morsa del traffico per le isole e quello della movida. Le principali opere da realizzare sono: la galleria veicolare a doppia canna per il collegamento diretto tra la Tangenziale di Napoli e la fascia costiera attraverso Via Fasano ed il nuovo Porto di Pozzuoli; lo svincolo di monte, con una nuova sistemazione delle interconnessioni tra Via Fascione, la Variante Solfatara e Via Montebarbaro e nuova rampa di uscita della tangenziali per gli utenti provenienti da Roma; infine, lo svincolo di valle, con un sistema rotatorio, per collegare le gallerie di progetto e la viabilità costiera, il centro di Pozzuoli e l’area portuale.

I NUMERI PER “L’EFFETTO MERAVIGLIA” – Tutti gli interventi sono stati progettati nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e sono compatibili con le esigenze della tutela paesistica, con particolare riferimento al rispetto dei punti di vista panoramici nonché con le preesistenze archeologiche. Nella intenzione del team di progettisti, l’imbocco del tunnel verso il porto sarà anche una sorta di “porta” di ingresso alla città di Pozzuoli per chi vi accede dalla Tangenziale. Imboccato il tunnel e percorso circa un chilometro, i visitatori scopriranno improvvisamente il mare e lo skyline evidente del Rione Terra. Un “effetto meraviglia” che svelerà il panorama di Pozzuoli. L’opera è stata progettata con l’impiego di avanzate tecnologie per il pieno rispetto della normativa sismica e per tenere conto del fenomeno bradisismico. L’intervento prevede: 1790 metri di viabilità in superficie; 2100 metri di galleria naturale a due corsie; 250 metri di galleria artificiale; impianti di illuminazione galleria e viabilità superficiale ; impianto di drenaggio e smaltimento acque; 700 metri quadrati di consolidamento del costone di valle; 52500 metri quadrati di aree da sistemare a verde. La consegna dell’opera è prevista per il 31 marzo del 2015.

GENNARO DEL GIUDICE