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POZZUOLI/ Disoccupati, ancora proteste al Comune. In dieci dormiranno fuori ai cancelli – LE FOTO

POZZUOLI/ Disoccupati, ancora proteste al Comune. In dieci dormiranno fuori ai cancelli – LE FOTO
  • Pubblicato12 Novembre 2013
Lo striscione affisso all'ingresso del comune di Pozzuoli

POZZUOLI – Hanno trascorso l’intera giornata fuori ai cancelli del Comune di Pozzuoli e proseguiranno anche stanotte e nei prossimi giorni fino a quando il Sindaco non li riceverà. Chiedono un posto di lavoro, rispetto e dignità. Parole urlate e ripetute mille volte. Anche ieri erano una quindicina, tra loro anche gli 8 che giovedì scorso si erano arrampicati sul tetto di una palazzina della casa comunale minacciando di gettarsi nel vuoto. Hanno allestito un gazebo su un marciapiede di via Tito Livio, accanto all’ingresso del comune, e affisso striscioni. “Il lavoro deve essere anche dei puteolani disoccupati di Pozzuoli”, “Ridonateci la nostra dignità, siamo stanchi” gli slogan. Tra questi, quello più toccante affisso direttamente dai figli dei disoccupati “Papà cerca lavoro”.

 

Il gazebo allestito dai disoccupati davanti all'ingresso del Comune di Pozzuoli

LA DISPERAZIONE – Le richieste sono state le stesse di appena 5 giorni fa come le parole rivolte verso la classe politica locale “rea” di “aver fatto promesse di lavoro senza mantenerle. Anche ieri mattina hanno denunciato la mancanza di lavoro e le loro condizioni di povertà, sensibilizzato i passanti e cercato di attirare l’attenzione sulle loro precarie condizioni di vita. Sono quasi tutti senza un lavoro e con figli a carico. Nel loro passato ci sono anche lavori come manovali specializzati e impieghi in ditte edili prima dei licenziamenti e i mesi vissuti con i contributi di disoccupazione prima del buio totale. «Non vogliamo assistenti sociali, non vogliamo pacchi alimentari, non vogliamo la carità ma solo lavorare» – ripete Nicola Del Giudice che nei giorni scorsi aveva perfino minacciato di cospargersi di benzina e darsi fuoco. La sua storia è simile a quelle dei suoi colleghi di sventura: una moglie anch’essa finita in disgrazia dopo aver perso il lavoro, un fitto di casa e utenze che non si riescono a pagare.

 

LA PROTESTA – «Proseguiremo ad oltranza fino a quando il sindaco non ci riceverà. Ci diamo 4-5 giorni di tempo. Rimarremo qua fuori poi passeremo ad azioni di protesta più forti» ripetono. Ma la loro disperazione sembra aumentare giorno dopo giorno. Accusano il sindaco di non volerli ricevere «Un nostro delegato giovedì ha incontrato il sindaco mentre saliva in macchina il quale gli aveva rassicurato che venerdì mattina o lunedì ci avrebbe ricevuti. Cosa che però non è accaduta. Pertanto stamattina abbiamo deciso di fare il presidio». Completamente diversa la versione che giunge dal Comune di Pozzuoli che smentisce categoricamente “Il sindaco fa sapere di non aver fissato nessun appuntamento con i disoccupati e che loro sanno benissimo che cosa ha detto”.

 

GENNARO DEL GIUDICE

 

LE FOTO

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