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POZZUOLI/ Dal Rione Toiano una lezione d’amore: in centinaia per Spike – TUTTE LE FOTO

POZZUOLI/ Dal Rione Toiano una lezione d’amore: in centinaia per Spike – TUTTE LE FOTO
  • Pubblicato26 Luglio 2014

di Gennaro Del Giudice

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La manifestazione in memoria di Spike

POZZUOLI – Un rione storico, troppe volte venuto alla ribalta delle cronache per omicidi, droga, arresti, fatti di camorra; un territorio per anni nelle mani della famiglia Pagliuca “riferimento” del boss di Pozzuoli Gennaro Longobardi. Un “Bronx”, un “luogo pericoloso”, stereotipi radicati nella mente di quanti non conoscono questi posti e la gente che quotidianamente ci vive. Gente che ieri ha dimostrato come il Rione Toiano non è tutto ciò scendendo in strada per manifestare il proprio dissenso contro ogni violenza sugli animali e per stringersi intorno al dolore di due anziani che da giorni piangono per la morte di Spike, il cane massacrato per aver infastidito una cagnetta. Un segno di civiltà, di legalità e di vicinanza che un intero quartiere ha dimostrato insieme ai tanti animalisti giunti da ogni parte d’Italia per partecipare alla manifestazione organizzata in memoria del molosso bruciato vivo.

 

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La manifestazione sotto casa del mostro

LA MANIFESTAZIONE – Oltre 500 persone tra cui donne, anziani e bambini che si sono dati appuntamento nell’aiuola in cui la volontaria Giulia D’Oriano rinvenne il cane agonizzante. Una mobilitazione generale che ha visto animalisti giungere da Grosseto, Roma, Torino e Padova. Gente che come Anna Infante ha speso 300 euro per il viaggio e trascorso una notte in treno per far sentire la propria vicinanza alla famiglia di Spike. Con lei c’erano anche gli attivisti dell’ENPA, dell’ Italia Animalista in movimento e il PAE (Partito Animalista Europeo). Circa 50 gli uomini delle Forze dell’ordine con blindati hanno atteso l’arrivo dei manifestanti a Largo Palazzine e presidiato l’abitazione del mostro in via Seneca. Numerosi erano i divieti imposti dalla Questura che temeva disordini e la rabbia verso quel mostro e quella becera violenza oggi esorcizzata dall’amore di quella immensa folla. Prima del corteo gli agenti del commissariato di Polizia di Pozzuoli, diretti dal vice questore Pasquale Toscano, hanno dato la possibilità ai manifestanti di vedere la cagnetta di cui il povero Spike si era invaghito.

 

IL RICORDO DELLA GENTE – La meticcia è stata sottratta al 23enne assassino e data in affidamento a un giovane puteolano. Mentre il corteo di circa 100 persone si muoveva da Largo Palazzine attraversando via Campi Flegrei fino a giungere ad Arco Felice al Rione Toiano centinaia di persone si radunavano intorno a una foto, un articolo di giornale e un mazzo di fiori posto nell’aiuola dove Spike fu trovato moribondo. “Gli animali dicono: siamo noi umani”; “Ciao Spike rimarrai sempre nei nostri cuori”; “Giustizia x Spike”; “Amore mio spero che ci sia giustizia per te” alcuni dei tanti messaggi scritti da piccoli e grandi accanto alla foto del molosso. Cori, slogan, striscioni, l’appello dell’anziano padrone di Spike prima dell’ultimo viaggio verso l’aiuola della morte in via Seneca. Dopo una trattativa con le forze dell’ordine il corteo è sfilato nella stradina tra i prefabbricati. Insulti e rabbia verso quella casa oggi vuota da cui quella maledetta domenica mattina si scatenò la furia cieca di un assassino che ha indignato e unito l’Italia intorno al nome di Spike.

 

LE FOTO

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