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POZZUOLI/ Contributo volontario alle scuole, avviata “indagine informale”

POZZUOLI/ Contributo volontario alle scuole, avviata “indagine informale”
  • Pubblicato16 Novembre 2013
Una parte del modulo di conferma iscrizione con pagamento del "Contributo volontario" fissato in 30 euro

POZZUOLI – Un’indagine “informale” per fare chiarezza sulle modalità di richiesta dei “contributi volontari” negli istituti scolastici di Pozzuoli. Ad annunciarla è l’assessore alla Pubblica Istruzione Alfonso Trincone, che vuole “vederci chiaro” dopo le denunce fatte nei giorni scorsi al nostro giornale da un genitore e un dipendente di un istituto scolastico. Racconti che hanno scoperchiato un autentico “vaso di pandora”. «Ho provato a parlare con alcuni dirigenti scolastici che non sono stati esaurienti – spiega l’assessore Trincone – Bisognerebbe parlare con i genitori e analizzare i casi. Ma una cosa è certa: i dirigenti non possono costringere nella maniera più assoluta nessuno». 

 

“BLACK LIST” E LIBRETTO DELLE GIUSTIFICHE – Due i casi che hanno suscitato indignazione e allertato l’assessorato alla pubblica istruzione: la black list” diramata da un dirigente scolastico in cui sono contenuti i nomi delle classi che non devono usufruire della fotocopiatrice dell’istituto, in quanto i genitori si sono rifiutati di versare il “contributo volontario”; e il caso del dirigente scolastico che non ha consegnato il libretto delle giustifiche agli alunni che non avevano pagato il contributo volontario di 30 euro. Episodi che hanno avuto strascichi polemici e suscitato l’indignazione di numerosi nostri lettori che hanno ribadito quanto raccontato dai testimoni. C’è da dire comunque che il “contributo volontario” rappresenta uno strumento di auto sostentamento per gli istituti scolastici la cui legittimità è riconosciuta dalla deliberazione del consiglio d’istituto.

 

I RACCONTI – “Io volontariamente non ho pagato il contributo. Se mia figlia ha bisogno delle fotocopie vado io a fargliele,non mi devono obbligare a pagare! Ho due figlie alle scuole medie, ci volevano 60 euro che non avevo!” scrive Gina F.; mentre Lucia S. afferma che “Succede in tutte le scuole puteolane”.

 

GENNARO DEL GIUDICE