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POZZUOLI/ Comune parte civile contro il mostro che massacrò e bruciò vivo Spike

POZZUOLI/ Comune parte civile contro il mostro che massacrò e bruciò vivo Spike
  • Pubblicato21 Luglio 2014

di Gennaro Del Giudice

Spike, il cane massacrato e bruciato vivo
Spike, il cane massacrato e bruciato vivo

POZZUOLI – Anche il Comune di Pozzuoli si costituisce parte civile contro il 22enne che ha torturato e bruciato vivo Spike, il molosso di sette anni morto il 7 luglio scorso in seguito alle gravi ferite riportate nell’aggressione. L’autore dell’atroce e folle gesto fu individuato nel giro di 24 ore dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Pozzuoli, che lo denunciarono a piede libero dopo aver commesso il massacro davanti agli occhi dei suoi 4 figli piccoli. Intanto in attesa del processo a carico del mostro, sabato alle 17 andrà in scena la manifestazione di protesta organizzata dal PAE (Partito Animalista Europeo) con centinaia di attivisti che arriveranno in città da tutta Italia.

 

LA MANIFESTAZIONE – Il corteo sfilerà nel Rione Toiano, quartiere teatro del massacro, e farà tappa nei pressi dell’abitazione del mostro e dei giardinetti dove la volontaria Giulia D’Oriano soccorse il molosso agonizzante. Una storia che ha indignato l’Italia intera che dal primo momento si è stretta attorno al dolore della coppia di anziani che accudivano il povero Spike e della figlia Angela. Quella maledetta domenica mattina Spike fu massacrato dalla follia di un mostro solo perché “colpevole” di aver avvicinato la sua cagnolina all’interno di un recinto costruito abusivamente. Dopo le richieste da parte delle varie associazioni animaliste il comune di Pozzuoli ha preso una posizione attraverso il sindaco Vincenzo Figliolia, il quale ha reso noto che l’Ente si costituirà parte civile nel processo che vedrà imputato il mostro.

 

COMUNE PARTE CIVILE – «L’episodio accaduto a Pozzuoli è un fatto che io e l’intera amministrazione comunale condanniamo senza mezzi termini. – afferma il Sindaco Vincenzo Figliolia – E posso assicurare che l’indignazione registrata in città, tanto nelle istituzioni quanto tra i cittadini, è stata veramente tanta. Al punto che il protagonista di questo increscioso e violento atto è stato immediatamente individuato dalle forze dell’ordine e consegnato alla Giustizia. Sono d’accordo, come dicono molti, che le leggi in materia di “Diritto Animale” debbano essere rispettate e migliorate, così come mi auguro che lo siano anche quelle che riguardano noi comuni mortali visti gli affanni, le lentezze e le disfunzioni della Giustizia Italiana. L’amministrazione comunale di Pozzuoli sta cercando, per quanto di sua competenza, di garantire un maggiore rispetto delle regole e una migliore vivibilità ai cittadini a trecentosessanta gradi. E ciò vale anche per gli animali che vivono sul nostro territorio, tant’è che abbiamo appena indetto una gara per l’affidamento del servizio di custodia e mantenimento dei cani randagi trovati in città. E tutto ciò che riguarda e promuove ogni forma di prevenzione, sensibilizzazione e informazione sul rispetto delle regole e del vivere civile non può che trovarci pienamente disponibili».