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POZZUOLI/ Chiedeva soldi per falsi posti di lavoro: arrestato collaboratore scolastico

POZZUOLI/ Chiedeva soldi per falsi posti di lavoro: arrestato collaboratore scolastico
  • Pubblicato27 Maggio 2016

Michele Delle CavePOZZUOLI – Millantava amicizie di “spessore” attraverso le quali poteva “sistemare” giovani disoccupati di Pozzuoli. Le posizioni lavorative offerte a cui si poteva accedere dietro lauto pagamento erano: aiuto cuoco in uno degli alberghi più esclusivi di Napoli, assistente in cucina, guardarobiera in hotel, dipendente presso un ufficio postale della zona e collaboratore scolastico. Ma una volta intascati i soldi arrivava una proposta di lavoro migliore con una richiesta maggiore di denaro. Poi problemi, contrattempi, il “posto” che ovviamente non arrivava e la truffa che si materializzava.

IL TRUFFATORE – Una truffa, simile a tante altre raccontate negli ultimi anni, che ha come protagonista un collaboratore scolastico in servizio presso l’istituto alberghiero “Petronio”. Si chiama Michele Delle Cave, 57 anni, puteolano, noto alle sue vittime come un insegnante in una scuola della zona. Martedì scorso stava per mettere in atto la truffa intascando 400 euro da un giovane quando sulla sua strada si è trovato di fronte i carabinieri della stazione di Licola (diretti dal maresciallo Pietro De Stasio) che lo hanno arrestato “sul fatto”.

RATA DA 400 EURO – L’uomo è stato preso durante un servizio per osservarne i movimenti nel corso delle prime indagini per truffa. I militari dell’arma lo hanno bloccato all’appuntamento con una vittima fissato nei pressi di un bar a Licola Borgo: il truffato doveva pagare 400 euro, una delle rate per ottenere il posto.

LE FINTE AMICIZIE – Nei giorni scorsi i carabinieri avevano iniziato a indagare sul conto di Delle Cave dopo la formalizzazione di querela da parte di 3 persone alle quali si era presentato come docente dell’istituto scolastico, prendendo a millantare legami di amicizia con il direttore di un prestigioso hotel di Napoli, con il direttore di un ufficio postale del capoluogo campano e con sindacalisti e appartenenti ad ambienti dirigenziali scolastici.

LA FIDUCIA – Approfittando della “fiducia” ottenuta dalle vittime, a partire da marzo 2016 e in ripetute occasioni si era finora fatto consegnare circa 3600 euro, il compenso per gli intermediari di cui diceva di essersi avvalso e che indicava come “gente che aveva garantito”. Poi il blitz dei carabinieri che hanno messo fine a una serie di raggiri. Michele Delle Cave, giudicato con rito direttissimo, è stato condannato a un anno di reclusione con sospensione della pena ed al risarcimento del danno. Intanto sono ancora in corso indagini per verificare se abbia truffato altre persone.