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POZZUOLI/ Cane massacrato e bruciato vivo, taglia da 20mila euro sull’assassino

POZZUOLI/ Cane massacrato e bruciato vivo, taglia da 20mila euro sull’assassino
  • Pubblicato9 Luglio 2014

di Gennaro Del Giudice

Il cane massacrato e dato alle fiamme al Rione Toiano
Il cane massacrato e dato alle fiamme al Rione Toiano

POZZUOLI – Una taglia da 20 mila euro sulla testa dell’assassino del cane torturato e dato alle fiamme al Rione Toiano. La somma è stata messa a disposizione dall’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) e sarà consegnata a chiunque permetterà di individuare l’autore del massacro di domenica mattina nel quartiere puteolano. Un gesto vigliacco, odioso che suscitato rabbia e voglia di giustizia per Spike, il molosso di 6 anni scomparso dall’abitazione di una coppia di anziani di Arco Felice e trovato in fin di vita in un giardinetto in via Antonino Pio. Su quel povero cane, poche ore prima, qualcuno si era accanito forse con un bastone, un’arma da taglio e del liquido infiammabile come dimostrato dalle ferite e dalle bruciature riscontrate sul corpo.

 

L'appello dell'AIDAA con la taglia
L’appello dell’AIDAA con la taglia sull’assassino del cane

CACCIA ALL’ASSASSINO – E proprio sulle tracce dell’assassino che si sono messi i cittadini e i tanti internauti che in queste ore stanno lanciando appelli attraverso i social network affinché “chi ha visto parli e denunci per aiutare le forze dell’ordine ad individuare il mostro”. Un tam-tam che nella giornata di martedì, attraverso vari racconti e indizi postati in rete, ha portato a una prima ipotetica ricostruzione dei fatti: il cane sarebbe stato massacrato perché avrebbe infastidito una cagnolina. Episodio che avrebbe suscitato l’ira del padrone che avrebbe colpito barbaramente Spike per poi cospargerlo di benzina e bruciarlo vivo. Ricostruzione dei fatti accompagnata da alcune foto di quello che sarebbe il luogo del massacro e la foto di un uomo che, a detta degli internauti, sarebbe l’assassino del povero cane. Accuse che fino a questo momento non trovano riscontri oggettivi e prove a carico della persona accusata per cui vale la presunzione di innocenza.

 

LA RABBIA – «E’ morto dopo un agonia di alcune ore. Ora AIDAA mette a disposizione 20.000 euro di taglia che pagheremo a chiunque ci permetterà di individuare e far condannare definitivamente il bastardo assassino o i bastardi assassini di questo meraviglioso cane» si legge sul sito dell’associazione. Ma intanto la rabbia e l’indignazione aumentano e tra le centinaia di commenti che si susseguono in queste ore ci sono minacce di “giustizia  fai da te” verso il presunto assassino.