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POZZUOLI/ Cane massacrato, appello del Pae al Sindaco: «Si costituisca parte civile»

POZZUOLI/ Cane massacrato, appello del Pae al Sindaco: «Si costituisca parte civile»
  • Pubblicato18 Luglio 2014
Spike, il cane massacrato e bruciato vivo
Spike, il cane massacrato e bruciato vivo

POZZUOLI – Dopo aver indetto una manifestazione in solidarietà del cane massacrato a Rione Toiano per sabato prossimo, il Partito Animalista Europeo lancia un messaggio al sindaco di Pozzuoli affinché si costituisca parte civile nel processo contro il mostro che ha ucciso il povero Spike

COMUNE PARTE CIVILE – Nella giornata di giovedì è stata indirizzata al Sindaco Vincenzo Figliolia, a firma del presidente del Partito, la missiva. «Come appreso da fonti giornalistiche, in data 6 luglio 2014 ha avuto luogo a Pozzuoli una macabra scoperta, poiché è stato rinvenuto il corpo di un animale, orribilmente seviziato e dato alle fiamme ancora vivo; ogni tentativo di salvare l’animale si è rivelato vano, facendo seguito alla brutale condotta la morte dello stesso. Il fatto è chiaramente espressione di una crudeltà ed insensibilità senza eguali, tanto più se pensate in riferimento ai più che futili motivi che avrebbero “giustificato” tale accanimento (ovvero il fatto che il povero animale avrebbe avuto la colpa di aver tentato di accoppiarsi con il cane di proprietà del suo assassino). Proprio la palese brutalità del fatto mi ha spinto a presentare autonoma denuncia-querela nei confronti di questa ignobile persona, e ad organizzare altresì una pubblica manifestazione che avrà luogo nel territorio del Comune di Pozzuoli il prossimo 26 luglio, occasione nella quale si manifesterà lo sdegno di un’intera comunità contro un gesto tanto deprecabile. Ritengo, comunque, che il Comune dovrebbe prendere una forte posizione contro ciò che è avvenuto, ed in questo senso sarebbe per certo apprezzabile che si preannunciasse sin da ora che alla futura apertura del dibattimento sarà intenzione dell’Amministrazione costituirsi parte civile contro l’autore della condotta, rendendo così palese che non vi siano dubbi sulla condanna del gesto, e fare altresì in modo che si prevengano altri possibili, analoghi episodi. Confido quindi in una chiara presa d’atto, e di posizione, da parte dell’Amministrazione che fa a Lei capo, ed in attesa di leggerLa, Le porgo i miei ringraziamenti e distinti saluti».