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POZZUOLI/ 45 anni dallo sgombero del Rione Terra ma nessun evento per ricordarlo

POZZUOLI/ 45 anni dallo sgombero del Rione Terra ma nessun evento per ricordarlo
  • Pubblicato2 Marzo 2015
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Un’immagine di un articolo di quei giorni dello sgombero

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
Sono trascorsi  45 anni da quel 2 marzo 1970. In quel giorno, uno dei più tristi per Pozzuoli, la terra tremava e 3mila famiglie persero la loro casa. Ricordi, oggetti, memorie di una vita racchiuse tra le mura e i vicoli dello storico quartiere. Da quel giorno il Rione Terra cominciò la sua decadenza, a poco poco divenne una Rocca fantasma, disabitata. Il rione fu evacuato, tutte le famiglie, anziani e bambini furono sgomberati per il pericolo imminente del bradisismo. Davanti a sfilate di camionette dei carabinieri e dell’esercito che, da via del Ponte arrivavano sino all’anfiteatro Flavio, gli abitanti della Acropoli lasciavano per sempre le loro abitazioni. Non lo avrebbero mai più visto da quel momento e nell’arco di qualche giorno la città di Pozzuoli divenne deserta.

INIZIO DELLA FINE – Il 2 marzo 1970 segna l’inizio della fine per la gloriosa rocca di Pozzuoli. Dopo l’evacuazione ci furono i primi saccheggi e demolizioni che portarono lentamente a modificare l’aspetto del Rione Terra prima dell’esodo. Interventi comunque limitati grazie al fatto che il Vescovado poté continuare la sua attività e quindi tenere ancora viva la presenza della chiesa puteolana sulla rocca ma anche dal fatto che dopo il 1970 alcuni nuclei familiari ( circa 122 ) occuparono alcune case dopo aver abbattuto alcuni varchi a colpi di piccone. L’incendio del 1964 prima e il terremoto del 1980 diedero il colpo di grazia: il vescovo Sorrentino viene allontanato dal Rione che comportò l’aumentare di una serie di saccheggi che svuotarono completamente gli arredi sacri della Cattedrale-Tempio di Augusto e della chiesa di San Celso. Infine le demolizioni che portarono al completo abbattimento degli edifici di via Pesterola.

NESSUN EVENTO PER RICORDARLO – L’11 gennaio del 1992 fu affidata l’area del primo lotto al “Consorzio Rione Terra” e avviati i lavori. Un cantiere infinito, tra intervalli e stop dei lavori, alcuni lotti sono stati restituiti al Comune, ma la fine è ancora lontana. Annunci lo danno per completo a dicembre 2016 e c’è chi spera, tra i vecchi residenti, di poterlo rivedere finito almeno una volta. Varie le manifestazioni e fiaccolate di ricordo ma non quest’anno. Tra qualche giorno sarà l’anniversario ma i suoi 45 anni passeranno in silenzio, nessun evento, nessun corteo in programma per tenere viva la sua memoria. «A parte alcuni convegni, non ci sarà altro – spiega l’assessore alla Cultura, Franco Fumo – speravamo che qualche associazione del territorio proponesse idee o iniziative che coinvolgessero di più la città, ma nulla di ciò è avvenuto».