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PICCOLI GIORNALISTI RACCONTANO/ Il cane è il miglior amico dell’uomo. Ma l’uomo è il miglior amico del cane?

PICCOLI GIORNALISTI RACCONTANO/ Il cane è il miglior amico dell’uomo. Ma l’uomo è il miglior amico del cane?
  • Pubblicato28 Giugno 2016

cani-abbandonatiPOZZUOLI Per la sezione riservata ai “Piccoli Giornalisti Flegrei” dal tema “La Periferia al centro della città”, vi proponiamo l’articolo realizzato da Maria Pia Di Donato, alunna della classe 3 D dell’istituto “Oriani” dal titolo “Il cane è il miglior amico dell’uomo. Ma l’uomo è il miglior amico del cane?”

L’ARTICOLO – Nel periodo estivo nella zona flegrea, in particolare nella zona periferica di Monteruscello, è aumentato di circa il 30% il fenomeno dell’abbandono dei cani. A segnalarlo è stato l’Oipa, un’associazione di volontari che opera nella zona. Non sono rare, infatti, le scene di cani, anche di grossa taglia, stesi sonnacchiosi lungo le strade o sui marciapiedi, oppure in cera di qualcosa da mangiare. Perché abbandonare dei cani indifesi? Dobbiamo dire basta all’abbandono dei cani e degli altri animali. Se non siamo in grado di prendercene cura, non li prendiamo!.

Evitiamo di esporli al pericolo delle automobili e dei cani più grandi. Pensiamo a quanto si sentano soli, affamati, indifesi e, soprattutto, spaventati. Noi ci lamentiamo se sono randagi o che fanno i loro bisogni per la strada e qualcuno li chiama in modo dispregiativo “bestie”, ma le bestie sono coloro che maltrattano o abbandonano un proprio animale. I cani abbandonati li troviamo nella zona di Licola Mare, Monteruscello, Varcaturo. Si muovono soli o, più spesso, in branchi che, a volte, possono diventare anche pericolosi. Certo è molto lodevole l’iniziativa del comune di adibire uno spazio esclusivamente alla sgambatura dei cani.

Infatti, a Monteruscello, in via Saba, è stata aperta la prima area comunale dedicata agli amici a quattro zampe che, sotto la custodia dei propri padroni, tutti i giorni dalle 8:30 alle 14:30 e dalle 15:30 alle 17:00, possono giocare senza incorrere nel pericolo delle automobili e senza dare fastidio a chi, magari, non ama troppo la loro compagnia. Però, a fronte di queste iniziative a favore di quegli animali che un padrone ce l’hanno, bisognerebbe fare qualcosa di altrettanto significativo anche per quegli animali più sfortunati.

MARIA PIA DI DONATO