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Omicidio Minopoli, l’appello del padre «Ora vogliamo giustizia» – LE FOTO

Omicidio Minopoli, l’appello del padre «Ora vogliamo giustizia» – LE FOTO
  • Pubblicato2 Ottobre 2012
Da destra la madre e il padre di Giuseppe Minopoli durante la consegna del riconoscimento da parte del Prefetto di Napoli

POZZUOLI –  “Chiara testimonianza di elette virtù civili ed altissimo senso del dovere spinto fino all’estremo sacrificio”. Dopo 4 anni, con gli assassini ancora impuniti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito della medaglia d’oro al valor civile Giuseppe Minopoli, la guardia giurata uccisa a Pozzuoli durante una rapina il 6 settembre del 2008. Ieri mattina i genitori “Pino”, per tutti il “Gigante buono” hanno ricevuto la massima onorificenza nazionale dalle mani del Prefetto di Napoli Andrea De Martino nel corso della cerimonia ufficiale svoltasi presso la Prefettura di Napoli per la consegna di 55 onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, proprio in concomitanza con il sessantanovesimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli.

La Guardia Giurata Giuseppe Minopoli

L’APPELLO DEL PADRE DI PINO – «Dopo 4 anni siamo ancora in attesa che venga fatta giustizia – afferma commosso Luigi Minopoli, il papà dell’allora 37enne Pino – Oggi è stato ricordato il gesto eroico di mio figlio ma anche rinnovato il nostro dolore. Vogliamo che escano i colpevoli, che gli assassini di mio figlio siano catturati e che paghino davanti alla legge». Quel maledetto sabato sera di 4 anni fa due belve fecero irruzione all’interno della pizzeria “Il Regno dei Sapori” al civico 70 di via Allodi, nel quartiere Monteruscello. I due rapinatori, uno dei quali armato, con il volto coperto da un casco, avevano atteso l’uscita degli ultimi clienti per puntare all’incasso della serata.  Nel locale, che sorge in un palazzina del quartiere, c’erano in quel momento il proprietario, un uomo di 41 anni del luogo e la guardia giurata che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, stava mangiando una pizza seduto ad un tavolo vicino all’ingresso.

DELITTO RIMASTO IMPUNITO –  Accortosi del tentativo di rapina, Minopoli non esitò ad estrarre la sua pistola per sventare la rapina e difendere il proprietario del locale. Una reazione che gli costò la vita: uno dei rapinatori lo uccise con due colpi di pistola a bruciapelo. Un delitto rimasto ancora impunito e sul quale sono ancora aperte le indagini. E dell’omicidio di Giuseppe Minopoli se ne parla anche nelle 950 pagine di ordinanza che portò il 25 giugno del 2011 all’arresto di 84 persone legate al clan Beneduce-Longobardi durante l’operazione denominata “Penelope” condotta dai P.M. Raffaella Capasso, Gloria Sanseverino e Antonio Ardituro. Di particolare rilevanza il racconto del pentito Francesco De Felice che ricostruì dieci anni di omicidi, tentati omicidi, gambizzazioni e agguati nel capoluogo flegreo. E tra questi anche una ricostruzione del delitto di Giuseppe Minopoli.

GENNARO DEL GIUDICE

LE FOTO (di Angelo Greco)
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