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Moria di pesci nel Lago D’Averno: per il vulcanologo Luongo «Non si tratta di un fenomeno vulcanico ma biologico»

Moria di pesci nel Lago D’Averno: per il vulcanologo Luongo «Non si tratta di un fenomeno vulcanico ma biologico»
  • Pubblicato14 Febbraio 2012
Uno scorcio del lago D'Averno stranamente colorato di azzurro

POZZUOLI – Rimane stazionaria la situazione del Lago d’Averno dove i pesci continuano a morire e l’acqua è sempre di un colore “celeste ghiaccio” molto carico. Per capirne la cause e analizzarne ulteriormente le conseguenze abbiamo parlato con il Professor Giuseppe Luongo, tra i massimi esperti di vulcanologia in Italia. Per l’esimio professore della Università degli Studi Federico II, non dovrebbe trattarsi di un mero fenomeno di carattere vulcanico: «Difficile pensare che ciò che stia accadendo sia un fenomeno vulcanico, più probabile che sia una fatto di carattere più biologico». Secondo il parere del luminare fenomeni del genere se vulcanici sarebbero accompagnati da eventi più visibili. «Di solito i fenomeni del genere dovuti alle fumarole di solito sono più localizzati e non così estesi. Per avere effetti del genere dovrebbero essere accompagnati da fenomeni anche visibili. Difficile, ma non del tutto impossibile, che sia un fenomeno vulcanico. C’è, comunque, bisogno di analisi delle acque per esprimersi definitivamente sul fenomeno». Analisi che potrebbero essere fatte a breve, ce lo comunica l’ufficio stampa dell’assessore Regionale all’Ambiente Giovanni Romano “L’Assessore Giovanni Romano ha provveduto ad attivare l’Arpac. Il direttore generale (dell’ARPAC), Episcopo, ha incaricato il Dipartimento provinciale di Napoli che ha già presentato istanza per l’accesso al lago”. C’è da aspettare quindi per capirne di più: intanto i pesci continuano morire e non è nemmeno chiaro se i pesci che in molti stanno raccogliendo, morti o moribondi, facciano male alla salute di chi poi se ne ciba.

ANGELO GRECO
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