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MONTE DI PROCIDA/ Sterpaglie, insetti e degrado: a Cappella scoppia la protesta

MONTE DI PROCIDA/ Sterpaglie, insetti e degrado: a Cappella scoppia la protesta
  • Pubblicato17 Settembre 2016

dscn1935MONTE DI PROCIDA – Erba alta, rovi, insetti e degrado in un terreno incolto di via Gradoni. A denunciarlo sono i titolari delle aziende “Agriturismo Don Salvatore” e “Azienda Agricola a Km0” e “Cantine del mare”, i quali lamentano a gran voce lo stato di incuria ed abbandono in cui versa un vasto terreno incolto al confine con le loro attività. L’ampio sterrato, in forte pendenza, rappresenta una vera e propria minaccia non soltanto per gli imprenditori della zona ma anche per i residenti. E questo sia d’estate che d’inverno. Circa 3 ettari di terreno che, specie durante la calda stagione diventano il terrore per quanti vedono messa a repentaglio la sicurezza delle loro case, dei loro terreni, delle attività in loco ma anche della loro incolumità fisica.

dscn1934FANGO E RISCHIO INCENDI – «Neppure un mese fa abbiamo scampato il pericolo di incendio soltanto per miracolo – ci racconta Rosa, titolare dell’azienda agricola antistante il terreno abbandonato – casualmente ho beccato alcuni ragazzini intenti ad appiccare il fuoco tra le vegetazione. Per una bravata rischiavamo di perdere tutto. Fortunatamente mi sono accorta tempestivamente delle loro cattive intenzioni e appena ho iniziato a rimproverarli sono scappati a gambe levate. Cosa sarebbe successo se non mi fossi trovata nel posto giusto al momento giusto?». Una domanda, questa, che non ha bisogno di risposte, ma soltanto di azioni concrete atte a risolvere l’annoso problema. Già, perché stando a quanto sottolineato da Luigi «il terreno non viene pulito da almeno quattro anni». In vista delle piogge si pone poi un altro disagio, non meno importante: «l’acqua che scorre a valle rischia di trascinare con sé detriti, fango e tutto quanto trova lungo il suo percorso – continua – rendendo vani i nostri sacrifici di mantenere stabili i terrazzamenti e i campi sui quali coltiviamo».

“RISPETTO PER L’ORDINANZA SINDACALE” – «Eppure, un’ordinanza sindacale c’è. E andrebbe rispettata». E’ quanto chiedono infine i residenti alle autorità competenti, invocando maggiori controlli ed eventuali sanzioni nei confronti di coloro i quali non rispettano il piano di prevenzione e lotta agli incendi adottato dal sindaco Giuseppe Pugliese. Il provvedimento prevede sanzioni fino a 150 euro in caso di mancato diserbo di aree incolte o di incurato accumulo di sterpaglie diserbate. Considerate le condizioni in cui versano numerosi appezzamenti di terreno e giardini in terra nostrana, la domanda sorge spontanea: almeno qualcuno sarà stato multato?