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L’ATTESA INFERNALE

L’ATTESA INFERNALE
  • Pubblicato18 Giugno 2011
Auto in fila per l'imbarco

Sotto al sole e al caldo torrido in attesa  del proprio turno. Bloccati con le proprie auto cariche di bagagli,  costretti a percorrere centinaia di metri alla ricerca di una biglietteria, di un punto dove rifocillarsi e di un bagno quando i bisogni chiamano. E’ amare la realtà per chi in questi giorni giunge a Pozzuoli per imbarcarsi alla volta di Ischia e Procida. Ad attenderli: comodità “zero” e nessun confort.  Mancano servizi igienici, sale d’attesa, un unico punto per l’acquisto dei ticket da viaggio. I “forestieri” sono costretti a girovagare per il porto alla ricerca delle varie  biglietterie.  Col rischio di perdere il traghetto e allungare l’attesa. Un inferno.

IL SOLITO FILM – E ieri pomeriggio (venerdì 18 giugno) l’ennesimo film già visto tante volte, specie durante i fine settimana. Una interminabile coda di auto in attesa dell’ok per l’imbarco. La zona della banchina completamente paralizzata, forti le ripercussioni anche sul traffico in tutta l’area del centro storico. Donne e bambini costretti a scendere dalle auto per il troppo caldo, ma costretti ad attendere in strada, su un marciapiedi o su un muretto della banchina. Abbandonati al proprio destino.

UN PESSIMO BIGLIETTO DA VISITA – Unici due bagni chimici che purtroppo non avendo un continuo ricambio d’acqua specie in queste giornate calde risultano diventare inaccessibili a causa dei cattivi odori che emanano e costringendo ad andare altrove. Ma dove? Se tutto va bene si trova  un bagno di un bar a qualche decina di metri di distanza. Quando è permesso entrarci. Un inferno. E un pessimo biglietto da visita per una città che mira a diventare meta turistica e non semplice “passaggio” verso le isole.

GENNARO DEL GIUDICE
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