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L’amministrazione Pugliese si “impossessa” della pagina Facebook di Svolta Popolare: è bufera

L’amministrazione Pugliese si “impossessa” della pagina Facebook di Svolta Popolare: è bufera
  • Pubblicato14 Ottobre 2016

svoltiamopaginafbMONTE DI PROCIDA – Sostituire il nome della pagina Facebook di Svolta Popolare con quello di Svoltiamo Insieme. E’ questo l’ultimo gesto “social” dell’Amministrazione Pugliese che avrebbe fatto storcere il muso non soltanto allo storico partito che alle comunali ha posto le basi per la vittoria dell’attuale squadra di governo, ma anche alla cittadinanza, che non ha affatto gradito l’ennesima “scortesia” ai danni dell’associazione politica capitanata dall’ex candidato sindaco Leonardo Coppola. Lo stesso che, in vista delle amministrative 2015, aveva consegnato le redini della sua creatura al Primo Cittadino, già membro cardine dell’associazione che avrebbe dovuto avere, tra l’altro, dei propri rappresentanti all’interno della maggioranza. Ma ciò non è mai avvenuto.

Logo "Svolta Popolare"
Logo “Svolta Popolare”

SVOLTA POPOLARE “TRADITA” ANCHE SU FACEBOOK – Tutt’altro. Svolta Popolare, all’indomani della vittoria, è stata letteralmente “silurata” dagli ex “fedelissimi” e costretta, a 12 mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, ad annunciare l’irreparabile frattura tra le parti, nonché l’allontanamento di tutti i suoi membri dalla politica targata Pugliese, in quanto in contrasto con i principi e i valori con cui, fino ad allora, Svolta Popolare aveva tracciato il proprio percorso. E così, oggi, arriva “a caldo” un nuovo comunicato ufficiale a firma di Leonardo Coppola che condanna fermamente un gesto ritenuto dai più «irrispettoso» nei confronti del partito e dei suoi sostenitori.

leonardo-coppola-002-2 (1)LA LETTERA – «Care amiche ed amici, in un momento così difficile per il nostro paese che è diventato a tutti gli effetti “un’isola tra le isole quasi senza collegamenti terreni e marittimi” e senza neanche avere i vantaggi delle isole stesse, cosa fa l’amministrazione guidata dal sindaco Peppe Pugliese? Anziché occuparsi in maniera seria e costruttiva dei nostri problemi (viabilità, sicurezza, scuole, rischio idrogeologico, occupazione dei giovani) di nascosto e senza neanche avvisare gli iscritti e i simpatizzanti di Svolta Popolare cambia il nome alla pagina facebook storica di Svolta Popolare! – scrive Leonardo Coppola, dinanzi alla prepotenza con cui si è deciso di “accaparrarsi” l’eredità politica dell’associazione senza tuttavia neppure coinvolgere i veri fondatori del partito.

leopeppe“UN ANNO E MEZZO DI MENZOGNE E MIOPIA POLITICA” – «Sono ancora una volta profondamente deluso e amareggiato da persone, in primis il Sindaco, che non mantengono le parole date (naturalmente ci sono testimoni e cose scritte che confermano quello che sto dicendo) e di nascosto e con l’inganno fanno queste cose – aggiunge – Il problema come già dicevo in campagna elettorale non è il nome in quanto tale ma cosa esso rappresenta. Una storia di donne e uomini e di principi e sacrifici fatti che non possono essere manipolati prima e buttati dopo tenendosi solo quello che serve per i propri comodi (il consenso elettorale prima e i contatti dopo). Ora spero che pensiate al bene del paese e non solo alle cose effimere: doveva essere una cosa (una Svolta) e ne è diventata purtroppo per Monte di Procida tutt’altra cosa. Per fare questo, il bene del paese, occorrono come minimo sindacale l’onestà intellettuale e l’amore profondo per il paese! Sono passati quasi 1 anno e mezzo e non ho visto nulla di tutto questo ma spesso bugie, errori e miopia politica associata a vuoto programmatico (vedi la gestione per un anno di salita Torregaveta e la barzelletta ormai dei fondi persi o non persi per i costoni)!». «Mi ero imposto di non intervenire nonostante tutto! Ma le provocazioni e le bugie sono ormai troppe – conclude amareggiato – Che dolore e che delusione. Ognuno per la propria strada e ognuno risponderà alla propria coscienza, a Dio e ai montesi tutti delle proprie scelte e dei propri comportamenti. Con affetto, Leonardo».