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E’ GUERRA TRA POVERI

E’ GUERRA TRA POVERI
  • Pubblicato10 Giugno 2011
Casalinghe in rivolta a Monterusciello

La urla strozzate dalle mascherine, gli insetti che si appiccicano sulla pelle sudata, l’afa, il sole che cuoce i rifiuti, l’aria  irrespirabile. Mani sui fianchi, i piedi nella spazzatura, la puzza che entra fin dentro casa, nelle narici. L’illusione che dura qualche giorno, il terreno sotto casa che viene ripulito e l’idea, quella di nascondere i cassonetti <<così nessuno getta la monnezza sotto casa mia>>. E dopo la battaglia, i blocchi stradali, è ancora guerra.  Monterusciello  teatro della più grande battaglia, perchè la guerra è dappertutto.  Blocchi stradali, cassonetti  rovesciati in via Modigliani, in via Severini, via Parini, via Salvatore Di Giacomo. Lunga è la lista. La spazzatura gettata in strada per creare caos e disagi, con la “speranza” che poi venga raccolta. Ma nel frattempo ci si fa del male.   E’ guerra tra poveri in questa seconda devastante crisi rifiuti. A rendere il clima ancora più surreale oltre alle urla, la puzza e all’immondizia sparsa su strade e marciapiedi il continuo ronzio degli insetti che invadono ogni angolo del quartiere. Un proliferare di animaletti che non ha precedenti. <<Nemmeno più le zanzariere servono>> racconta qualcuno. In alcuni momenti della giornata giungono folate di puzza di acido che stringe lo stomaco: sono gli organici che marciscono al caldo. Monterusciello è in ginocchio, come Toiano, come Licola Mare, come Pozzuoli.

Cassonetti rovesciati in via Pasolini

UNA SETTIMANA DI PROTESTE – La settimana che sta per finire si porta dietro una lunga serie di proteste, lunedì, martedì, mercoledì, oggi pomeriggio. Non se ne può più, la diperazione prevale sul buon senso. Le proteste sembrano essere tutte uguali, cambiano solo i protagonisti. Si percheè gli scenari sono tutti uguali. Scegliamo quella di  lunedì scorso. In via Parini si chiedeva di raccogliere la spazzatura a terra da 2 giorni prima delle elezioni. Che coincidenza. Dopo essere scese in strada, con le mascherine in faccia 50 casalinghe hanno ribaltato una campana per la raccolta del vetro collocandola al centro dell’incrocio tra via Serao e via Parini e creato due barriere con sacchetti pieni di rifiuti in maniera tale da bloccare la circolazione stradale. Cori e slogan contro le istituzioni, Berlusconi e il nuovo sindaco di Pozzuoli Magliulo i più bersagliati. Quando quest’ultimo non si è ancora insediato al comune. Ma il popolo ora conosce solo rabbia.  Qualche attimo di tensione si viveva con alcuni automobilisti che cercavano di forzare i blocchi, ci si accusava a vicenda <<Io sto manifestando anche per te, quindi aggiungiti a noi>>  la “guerra tra poveri” che si ripete.

Il mezzo dell'Asl impegnato nella disinfettazione

L’ACCUSA: <<CI SONO ZONE PRIVILEGIATE>> – Forte è il sospetto che dall’alto arrivino ordini per far rimuovere la spazzatura in precisi punti della città <<Ad Arco Felice hanno raccolto la spazzatura più volte negli ultimi giorni, qua l’ultima volta l’hanno tolta 3 giorni prima delle elezioni poi non l’hanno presa più>> il ritornello più ascoltato, la gente di Monterusciello che ce l’ha con quella di Arco Felice, perchè privilegiata. E’ guerra tra poveri. Come quelli che nascondono i cassonetti, per non avere spazzatura sotto casa <<tanto la vado a buttare altrove>> cioè sotto casa di un altro. L’altro giorno al parco Bognar famiglie litigavano tra loro, per i cassonetti scomparsi. <<Tu l’immondizia tua sotto casa mia non la butti, vai altrove>>. Martedì qualcuno ha rovesciato quintali di spazzatura in strada, obbligando centinaia di persone a fermare le auto e tornare a casa a piedi, perchè via Pasolini era una discarica. L’emblema un camion dell’Asl sommerso dagli insetti, i due operatori che spruzzavano disinfettante sulla munnezza costretti a barricarsi nel veicolo. Anche loro vittime, come i vigili urbani fermi tra la distesa di munnezza, impotenti, in attesa di “ordini” dall’alto, dove avveniva lo “scaricabarile”. Ma nel frattempo la guerra tra poveri continuava.

GENNARO DEL GIUDICE
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