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Il potenziale anti-grasso della buccia delle mele

Il potenziale anti-grasso della buccia delle mele
  • Pubblicato21 Luglio 2012
Il dottor Rosario Porzio

SALUTE –  Oggi parliamo delle mele. Il melo (di cui le mele sono i frutti) origina dall’Asia e appartiene alla famiglia delle Rosacee. Oggi nel mondo sono disponibili circa 2.000 varietà di mele. Questi frutti, ricordiamolo, sono ricchissimi di bioflavonoidi, antociani e in genere polifenoli antiossidanti dalle grandi capacità antinvecchiamento ed antitumorali. In un recente studio internazionale le mele sono state analizzate però per una sostanza farmacologicamente attiva che non rientra negli antiossidanti . Infatti lo strillo che gira in questi giorni sui media di ogni Paese è: le mele servono per dimagrire? Noi rispondiamo forse e questo grazie all’acido ursolico, molecola dotata di proprietà brucia-grassi e non solo, presente nelle bucce di questi succulenti frutti, diffusissimi nel mondo.

L’AZIONE SUL FEGATO –  Il principio attivo infatti aumenterebbe la massa muscolare e il grasso bruno, quello “buono” che protegge gli organi interni. Ad affermarlo un report internazionale di un team di studiosi del metabolismo dell’ Università americana dell’Iowa che ha lavorato su cavie da laboratorio affette da obesità e sindrome metabolica. Il gruppo, capitanato dal professore Christopher Adams, ha permesso la pubblicazione della ricerca sul magazine di settore “Plos One”. Gli scienziati hanno evidenziato che l’acido ursolico agisce sul fegato delle cavie migliorando la steatosi epatica (fegato grasso) e aumentando il grasso bruno e la massa magra muscolare.

L’ESPERTO –  Adams ha affermato: «Avevamo già dimostrato che l’acido ursolico incrementa la massa muscolare e la forza nei topolini di laboratorio suggerendoci che poteva diventare una terapia potenziale per la cura dell’atrofia muscolare. Questo accade perché l’acido ursolico agisce direttamente su due degli ormoni che partecipano alla costruzione muscolare: l’insulina e il fattore di crescita insulino-simile (IGF1). In questo studio invece abbiamo testato la sostanza su topolini di laboratorio affetti da sindrome metabolica e diabete, sottoposti a una dieta ricca di grassi. L’acido ursolico ha incrementato la muscolatura rispetto al grasso e abbiamo anche osservato che è aumentata la quantità di grasso bruno, un eccellente brucia grassi che, al contrario di quanto creduto in passato, si è scoperto esistere non solo nei bambini ma anche in alcune aree dell’organismo adulto. Il prossimo passaggio di questa scoperta, sarà sperimentare l’efficacia della buccia delle mele sulle persone»

DOTTOR ROSARIO PORZIO