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Il boss di Pozzuoli Gennaro Longobardi è uscito dal carcere

Il boss di Pozzuoli Gennaro Longobardi è uscito dal carcere
  • Pubblicato21 Maggio 2016

longobardiPOZZUOLI – Il boss di Pozzuoli Gennaro Longobardi è tornato in libertà. Ieri mattina il reggente dell’omonimo clan, fino a qualche anno fa alleato di Gaetano Beneduce, ha fatto ritorno nella sua abitazione nel quartiere di Monterusciello. Longobardi ha scontato 13 anni di carcere e nei suoi confronti è stata emessa una misura restrittiva che prevede la sorveglianza speciale con obbligo di firma presso la stazione dei carabinieri di Monterusciello.

LA CONDANNA – L’anno scorso, insieme all’altro boss Gaetano Beneduce e ad altre 9 persone, era stato condannato in primo grado a 14 anni di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso dal Gip Pasqualina Paola Laviano durante l’udienza del 12 gennaio presso la 38esima sezione del Tribunale di Napoli. Pena poi sospesa. Il gruppo operava per il controllo degli affari illeciti nella zona di Pozzuoli e da anni costringeva alcuni imprenditori a pagare il pizzo con versamenti di denaro in occasione di Natale, Pasqua e Ferragosto. Gli altri condannati furono: Francesco Saverio Di Costanzo, condannato a 12 anni di reclusione; Pasquale Di Costanzo, Vincenzo Caiazzo, Gennaro Di Costanzo, Nicola Pisano, Crescenzo Di Lauro e Giacomo Russolillo, tutti e sei condannati a 10 anni di reclusione; mentre Francesco De Felice e Gennaro Testa furono condannati a 3 anni di reclusione.

EPISODIO INQUIETANTE – Poche ore prima della scarcerazione del boss in via Pasolini, nel quartiere di Monterusciello e zona “vicina” a Longobardi, era stato rinvenuto un capretto sgozzato con in bocca un sigaro e accanto una bottiglia di whisky. Un episodio inquietante che in gergo camorristico potrebbe anche essere letto come un “avvertimento” per qualcuno. A lasciare interdetti quanti hanno assistito al macabro spettacolo la vicinanza tra la scarcerazione di Gennaro Longobardi e il ritrovamento dell’animale.