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Elezioni Comunali dell’11 Giugno: ecco come si vota

Elezioni Comunali dell’11 Giugno: ecco come si vota
  • Pubblicato11 Giugno 2017

POZZUOLI/BACOLI – Sono i due Comuni dell’area flegrea in cui i cittadini sono chiamati alle urne per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale. Il sistema di voto è lo stesso per entrambi, cambia il numero di consiglieri da eleggere: a Pozzuoli ne sono 24, a Bacoli 16. In totale sono 17 i Comuni chiamati al voto nella città metropolitana di Napoli.

QUANDO SI VOTA – Si vota Domenica 11 Giugno con eventuale ballottaggio previsto per Domenica 25 Giugno. Le urne resteranno aperte dalle 7:00 alle 23:00. I cittadini dovranno portare con sé una documento di riconoscimento in corso di validità e la tessera elettorale, assicurandosi che vi siano ancora spazi vuoti per l’apposizione del timbro. Se la tessera è piena conviene rivolgersi subito agli uffici preposti e farsene rilasciare una nuova.

COME SI VOTA – La scheda è unica e di colore celeste. Su di essa sono già riportati i nominativi dei candidati alla carica di Sindaco e, sotto, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi:
– tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate;
– tracciando un segno sul simbolo di una lista e contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”;
– tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato.
In ogni caso, si possono esprimere anche due preferenze per i candidati al consiglio comunale, basta che si tratti di candidati di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista. Questa opzione è chiamata  “doppia preferenza di genere”.

CHI VIENE ELETTO – Viene eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (50% +1). Se nessuno raggiunge questa soglia al primo turno, si torna a votare con un ballottaggio tra i due candidati più votati. Anche qui, viene eletto chi raggiunge la maggioranza delle preferenze.

IL CONSIGLIO – Per stabilire la composizione del consiglio comunale si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. I seggi vengono distribuiti proporzionalmente secondo il metodo D’Hondt. Non sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiano raggiunto al primo turno di votazione la soglia del 3% dei voti validi (“soglia percentuale di sbarramento”) e che non appartengano a nessun gruppo di liste (coalizione) che abbia superato tale soglia. Se la coalizione che appoggia il candidato eletto Sindaco nel primo turno di votazione non ha conseguito almeno il 60% dei seggi del consiglio comunale ma ha ottenuto almeno il 40% dei voti validi, essa otterrà il cosiddetto “premio di maggioranza” che consiste nel 60% dei seggi, sempre che nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate abbia superato il 50% dei voti validi.

BALLOTTAGGIO – Qualora un candidato alla carica di Sindaco sia proclamato eletto al secondo turno (ballottaggio), alla coalizione ad esso collegata, che non abbia già conseguito almeno il 60% dei seggi del consiglio, viene assegnato il 60% dei seggi, sempre che nessuna altra lista o altro gruppo di liste al primo turno abbia già superato nel turno medesimo il 50% dei voti validi. Nel caso di assegnazione del premio di maggioranza, i restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppo di liste collegate utilizzando il metodo d’Hondt.
“ANATRA ZOPPA” – Se la lista/gruppo di liste del Sindaco eletto non dovesse ottenere il 50% delle preferenze, ma ci riuscisse invece la lista o il gruppo di liste collegate ad un altro candidato Sindaco, si avrebbe la cosiddetta situazione dell’ “anatra zoppa”, ossia il Sindaco eletto dovrà provare ad amministrare non avendo una propria maggioranza in Consiglio. E’ un’ipotesi verificatasi pochissime volte in passato e la vita dell’amministrazione è stata breve.