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Disagi per i conti correnti: i pensionati di Monterusciello scrivono al Presidente Napolitano – LA LETTERA

Disagi per i conti correnti: i pensionati di Monterusciello scrivono al Presidente Napolitano – LA LETTERA
  • Pubblicato10 Febbraio 2012
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

alla vostra cortese attenzione:
Come Centro Servizi UIL abbiamo provveduto ad inviare una lettera alla Presidenza della Repubblica, Dott.Giorgio Napolitano, esternando a nome dei tantissimi pensionati il rammarico per l’obbligo di aprire un c/c o libretto postale o bancario per riscuotere la pensione se questa per un importo aggiuntivo o un arretrato superi l’importo di 1000 euro. Il perchè di tale iniziativa è lo sconforto di una moltitudine di anziani costretti in tarda età ad effettuare operazioni che solitamente erano restii a farle data l’esiguità della cifra. Ci auguriamo che una vostra promozione per tale problema possa dare avvio ad un invio alla stesso Presidente di centinaia di cartoline postali con tanto di NON CI STO e ottenere da parte dell’Esecutivo di un ripensamento.

LA LETTERA –  Gent. Presidente Giorgio Napolitano,

Le scrivo perché il malumore dei pensionati,con i quali quotidianamente in questo centro di servizi ci confrontiamo per le più svariate faccende e per i quali sinceramente ci disponiamo, sta crescendo; lo sconforto di vedersi minacciati della libertà di ritirare quella misera pensione che per una somma aggiuntiva o un arretrato potrebbe superare la soglia dei 1000 euro vedendoli costretti ad aprire un conto corrente postale o bancario, un libretto che gratuito non lo sarà mai e parlo di centinaia e migliaia di costoro che vivono esclusivamente di una pensione sociale o di invalidità li lascia atterriti e colmi d’angoscia: sono vecchi abituati a fare la fila, a rivedersi l’uno e l’altro quella volta al mese per un sorriso o un accenno di “sto bene” a contarsi gli ultimi centesimi davanti uno sportello e fare il conto per il pagamento di una tassa, per l’affitto, per la luce, restii da sempre e con giusta ragione a tenerli presso altri o altro posto che non sia un cassetto o un fazzoletto perché abituati a contarli, ricontarli euro dopo euro come contano i giorni che mancano al prossimo pagamento… Perché Egregio Presidente ha permesso questo? Lei non immagina o a Lei nascondono le sofferenze e le peripezie di tantissimi anziani che alla soglia del pensionamento per chi ha lavorato o meno, adesso gli tocca fare un altro mestiere: l’acrobata, l’equilibrista per tenere costantemente sotto controllo un bilancio familiare. Pagare, pagare e pagare e poi ? Scoprire le cifre faraoniche per stipendi o le smisurate liquidazioni di amministratori e dirigenti, le ostinate evasioni, le indennità dei parlamentari e i contributi milionari ai partiti, le ingenti somme e gli investimenti per lavori che puntualmente restano opere a metà: ecco come i primi articoli della Nostra Costituzione vengono sistematicamente calpestati. Quando noi come Lei leggiamo queste assurdità, tali controsensi, questi divari abissali tra stessi Italiani pensiamo ai sacrifici richiesti e ai quali ci allineiamo e allora vorremmo che lo stupore nostro fosse accompagnato da un Suo messaggio, da un Suo intervento di condanna, da un Suo dire basta, basta, basta, forte ed energico per tutti, un non ci sto che sia monito vigoroso per chiunque: essere umano, partito o azienda, suddito o governante. L’Esecutivo del Dott. Monti, i suoi Emeriti Tecnici ai quali Lei ha dato la giusta fiducia metta in campo operazioni di raccolta fondi, ricerchi le fonti di ricchezza e dei guadagni macroscopici e non si adoperi solo per interventi vessatori su classi indifese e deboli. I vecchi sono una ricchezza, bisogna ascoltarli e tutelarli, sono i custodi del tempo andato, di esperienze e saggezza. Non maltrattiamoli e ripensi insieme al Dott. Monti dell’art. 12 Legge 214/2011.*

La saluto cordialmente.

dal Centro Servizi UIL di via A. De Curtis 28 di Monteruscello

Pozzuoli 09.02.2012

*N.B.: l’art. 12 in questione obbliga l’apertura di c/c o altra forma di riscossione per importi superiori ai 1000 euro.