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DIETOLOGIA/ Tiroide e dimagrimento

DIETOLOGIA/ Tiroide e dimagrimento
  • Pubblicato24 Maggio 2015

a cura del dottor Giuseppe Cutolo

tiroide-1DIETOLOGIA – Oggi circa una persona su tre soffre di patologie legate al funzionamento della tiroide, si sente parlare di ipo-tiroidismo, iper-tiroidismo, formazione di noduli; spesso casi di sovrappeso e obesità sono da imputarsi proprio a tali patologie. Ma vediamo di capire meglio il funzionamento di questa ghiandola, per avere poi un idea sul tipo di comportamento alimentare da adottare. La tiroide è una ghiandola endocrina vescicolare, produce ormoni che vengono immagazzinati in queste piccole vescicole che verranno poi secrete in circolo. Quanti hanno visto scritto sulle proprie analisi del sangue valori come T3-T4-TSH ? I primi due sono gli ormoni che la tiroide secerne, il primo il T3 è l’ormone biologicamente attivo, cioè quello funzionante, il T4 invece per poter funzionare, verrà convertito poi in T3.

 

L’ORMONE – Il TSH è un ormone secreto invece dall’ipofisi, che ha il compito di mandare un impulso alla tiroide la quale libererà le vescicole contenenti gli ormoni sopra citati. Cosa vuol dire Ipo-Tiroidismo? vuol dire che la tiroide non funziona correttamente, produce pochi ormoni , questo può essere dovuto da diversi motivi, come una carenza di iodio, o una sindrome autoimmune (hashimoto), per cui il dosaggio ormonale in circolo viene compromesso; qual è il nesso tra dimagrimento e tiroide? tra le tante funzioni, gli ormoni T3 e T4 hanno un effetto termo genico e dunque fanno sì che il metabolismo sia più veloce proprio per la produzione di calore, è chiaro quindi che un mal funzionamento della tiroide (ipo-tiroidismo) possa seriamente compromettere la velocità metabolica e causare anche gravi aumenti del peso. Quali possono essere le strategie alimentari da mettere in atto ? Di sicuro seguire un alimentazione mirata al riequilibrio del flusso ormonale(come descritto in qualche articolo fa), riequilibrare in primis la glicemia, l’insulina, il cortisolo, il glucagone ecc mangiando alimenti integrali come pasta e riso nelle giuste quantità, cereali, come farro orzo, frutta e verdura, pesce, eliminare carne rossa , latte e latticini.

 

ATTIVITA’ FISICA – Inoltre tramite Impedenziometria (calcolo, tramite un macchinario, della composizione corporea) è possibile avere una stima del metabolismo di base, in modo tale da analizzare il dispendio calorico giornaliero e formulare poi un programma alimentare estremamente dettagliato. Per concludere diciamo che: se l’ipo-tiroidismo deriva da una carenza dio iodio, per cui gli ormoni T3 e T4 non si strutturano correttamente (lo iodio è indispensabile per la sintesi degli ormoni T3-T4), allora è indicatissmo un supplemento di iodio nella dieta, come sale iodato o integratori a base di alghe marine. Se invece l’ipo-tiroidismo è causato da una sindrome autoimmune(hashimoto) allora assumere iodio potrebbe essere nocivo, in quanto potrebbe generare la formazione di noduli alla tiroide. Per quante strategie alimentari e farmacologiche, come l’utilizzo dell’ eutirox, si possano adottare, il miglior modo per sopperire al calo metabolico rimane l’attività fisica, almeno 4 volte a settimana, fatta in maniera moderata; è l’attività del muscolo scheletrico che farà si che il metabolismo posso velocizzarsi e quindi annullare il mancato funzionamento degli ormoni tiroidei.