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Comune di Pozzuoli: figli e figliastri?

Comune di Pozzuoli: figli e figliastri?
  • Pubblicato29 Settembre 2011
La sala giunta del comune di Pozzuoli (foto R.Volpe)

POZZUOLI – Al comune di Pozzuoli mancano le sedie! Mettiamola così, per trovare una “logica” spiegazione a quanto accaduto ieri mattina negli uffici del Sindaco dove a un incontro (al quale però non ha preso parte il primo cittadino) sono stati invitati solamente 6 giornalisti. Lo scopo della riunione da parte del comune era quello di organizzare un ufficio stampa per la “Festa dell’Architettura”, manifestazione nazionale che si terrà proprio nella città di Pozzuoli. L’incontro con i giornalisti si sarebbe dovuto svolgere nella giornata di martedì, ma per venire incontro alle esigenze di chi, per diversi motivi non poteva prenderne parte, è stato poi spostato a ieri.

PER POCHI “FORTUNATI” – Ebbene, 6 sedie per 6 invitati, ( 1 dei quali era assente), 6 cronisti scelti per questo incontro con un criterio scientifico inconfutabile: chiamare solo 6 persone. Punto. E il resto? Le decine di giornalisti pubblicisti di ogni età che vivono e lavorano nei Campi Flegrei? All’oscuro di tutto. L’iniziativa, è bene sottolinearlo, è nata per fornire all’ANIAI (Associazione Nazionale Ingegneri Architetti Italiani) un ufficio stampa che sarà poi retribuito dalla stessa associazione, senza gravare quindi sulle casse del comune di Pozzuoli.

Il Sindaco di Pozzuoli Agostino Magliulo

UNA VOCE “AMICA” – A convocare i “prescelti” una voce, poi materializzatasi ieri mattina negli uffici del Comune e che ha presieduto l’incontro illustrando ai presenti il progetto. Ma a che titolo? E a che titolo ha potuto fare le convocazioni se oggi presso il Comune di Pozzuoli non esiste alcuna persona incaricata ufficialmente a ricoprire il ruolo di addetto stampa o chicchessia? Chi è questa persona che parla e convoca al nome del Comune di Pozzuoli?

DISAPPROVAZIONE – Immediata ed ovvia la condanna da parte di chi, escluso, ha chiesto spiegazioni, in mancanza di un ufficio stampa, direttamente al Sindaco Agostino Magliulo che raggiunto telefonicamente affermava di “non sapere niente in merito e che le convocazioni erano state affidate ad un’altra persona sottolineando però che “non c’era da parte sua assolutamente nulla contro nessuno”. Anzi, con la solita gentilezza che lo contraddistingue, il primo cittadino affermava di “voler chiedere spiegazioni in merito”. Che arrivavano successivamente, sempre da parte del Sindaco, il quale annunciava “Una nuova riunione con il resto dei giornalisti” sottolineando ancora una volta che “Non esisteva alcun problema verso chicchessia e auspicando un impegno sinergico da parte di tutti per il bene della città di Pozzuoli”

IL METODO – Ma la cosa che più ha lasciato interdetti anche i presenti all’incontro è stato, ancora una volta, il metodo di chiamata utilizzato: per testata di appartenenza? Per anzianità? Per presenza sul territorio? Nessun criterio! Inoltre, nessuno dei presenti ieri ha visto un’urna né tantomeno il classico “panariello” dei numeri, quindi una cosa è certa: non c’è stata alcuna estrazione dei nomi. ”Ha convenuto che comunque l’incontro era stato irrituale, ma mi ha detto che la scelta l’ha fatta lui – ha spiegato il segretario dell’Assostampa Flegrea Walter Bisogni che trovatosi  all’oscuro di tutto ha chiesto spiegazioni al Primo Cittadino – Detto ciò il Sindaco ha accettato la mia richiesta di convocare ad horas una nuova riunione a cui saranno invitati tutti ( e per tutti ho sottolineato che dovranno esser tutti) a cui sarà chiesta la disponibilità a partecipare al progetto”.

 “CRONACA FLEGREA” ANCORA  UNA VOLTA BISTRATTATA – Nonostante la gentilezza e la disponibilità dimostrata dal Sindaco Magliulo nei nostri riguardi, la nostra testata continua ad essere bistrattata. E a parlare sono i fatti. L’unico sito di informazione quotidiana presente sul territorio flegreo è stato escluso dall’incontro: nell’organico figurano diversi pubblicisti, tutti out ieri.  Un caso, mettiamola così. Come lo fu quel comunicato stampa, non firmato da alcuna persona, attraverso il quale venivamo minacciati di querela semplicemente per aver raccontato un fatto realmente accaduto.  Ieri è arrivato un altro segnale, forse non imputabile al Sindaco sempre gentile e disponibile con la nostra testata.  Che dire e che pensare: se tre indizi fanno una prova, noi siamo a due, sperando di non arrivare alla prova di quello che per ora resta un preoccupante sospetto.

REDAZIONE