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Cinquanta “leader” dell’Accademia a Nisida per corsi di sopravvivenza

Cinquanta “leader” dell’Accademia a Nisida per corsi di sopravvivenza
  • Pubblicato14 Luglio 2017

POZZUOLI – Dal 10 al 14 luglio 2017 presso il nucleo di addestramento e sopravvivenza in mare di Nisida, 50 frequentatori di corso con personale e mezzi dell’Accademia Aeronautica, della Scuola Specialisti AM di Caserta e i fucilieri dell’aria del 16°Stormo di Martina Franca, sono stati impegnati nella fase operativa della 4°edizione del progetto di Formazione Integrata alla Leadership, Management e Competenze Aerospaziali (F.I.L.M.C.). Il progetto F.I.L.M.C. prevede l’utilizzo del sedime di Nisida per esercitare i frequentatori dell’Accademia ad operare in una unità di volo dell’Aeronautica Militare, simulando lo schieramento in una base lontana dalla propria e gestendo assetti (in questo caso i natanti dell’A.M.) per conseguire un obiettivo addestrativo e operativo ben definito.

LAVORO DI GRUPPO – I frequentatori pertanto hanno effettuato, in modo autonomo, la fase di rischieramento sul sedime della base ospitante (Host Nation Nisida) portando ed organizzando il materiale reso loro disponibile, osservati dal personale responsabile del progetto. L’insieme delle attività è stato svolto al fine di stimolare e verificare le dinamiche di leadership emergenti, lo sviluppo delle capacità di lavoro di squadra e la capacità di risoluzione dei problemi, nonché di gestione autonoma di attività complesse e interiorizzare le dinamiche di un’unità di volo, operando secondo le procedure standard di Forza Armata, utilizzando tuttavia barche invece che aerei. L’accrescimento delle competenza aeronautica “profonda” è un risultato atteso dall’attività. L’attenzione è stata posta sull’importanza del lavoro di gruppo per la gestione di scenari complessi ed in continua evoluzione, dell’integrazione organizzativa, del rispetto delle regole e del coinvolgimento ed impegno personale.

LO SCENARIO – Al fine di coinvolgere tutti i cadetti, nei loro specifici ruoli professionali (piloti, ufficiali logistici e PI, controllori della difesa aerea, medici, amministrativi, ingegneri…) lo scenario è stato sviluppato con svariate aree di interazione, tra cui la gestione di risorse finanziarie, la gestione della manutenzione delle imbarcazioni (a similitudine di quella degli aeroplani), lo sviluppo di un contesto “intelligence” dinamico e mutevole , con la conseguente comparsa di “minacce” ed imprevisti ad hoc , contrastate con tattiche adeguatamente studiate e provate in addestramento, nel rispetto di regole del gioco e in un ambiente safety. La routine operativa pianificata è stata volutamente disturbata da situazioni critiche (incendi, evacuazioni, condizioni meteo avverse, indisponibilità di mezzi), così come potrebbe realmente accadere in rischieramento in un’operazione OFCN. Tutte le difficoltà specificamente ideate dal team organizzatore hanno permesso ai frequentatori di confrontarsi con sfide via via crescenti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

LE FASI – Il modulo si è attuato in tre differenti fasi: Predeployment-Deployment/execution-Redeployment. Nella fase di preparazione i frequentatori di corso hanno dovuto apprendere le nozioni basiche e le capacità per la giusta condotta dei natanti dell’Accademia Aeronautica di stanza presso il Nucleo di Sopravvivenza in mare di Nisida , avendo preventivamente svolto delle lezioni propedeutiche all’attività sia online che in maniera frontale. La fase di predisposizione finale/esecuzione si è incentrata sul ciclo di pianificazione ed esecuzione, incentivando la gestione delle risorse del gruppo sotto la costante supervisione del team di addestramento. Questa fase ha visto i cadetti impegnati nello studio di uno scenario bellico fittizio e nell’organizzazione di una missione di interposizione. I cadetti hanno quindi dovuto provvedere alla preparazione della logistica a supporto delle operazioni all’interno dello stesso Nucleo di Sopravvivenza in Mare di Nisida (Sale operativa, sale Gruppi Vela, la direzione dell’organizzazione, aula per il briefing di tutto il personale e le aule degli equipaggi, una sala di pianificazione) e dalla creazione di diversi nuclei: operazioni, sicurezza vela, addestramento, intelligence, gruppo efficienza vela, gruppo supporto logistico e contabilità. In questa fase sono state svolte almeno 16 uscite quotidiane (mattina e pomeriggio) con i natanti disponibili cui si sono affiancati le imbarcazioni di supporto.

IL SUPPORTO – Così come l’edizione precedente è stato inoltre impiegato un velivolo APR (aeromobile a pilotaggio remoto) reale (classe micro UAV, ovvero del peso inferiore ai 2 Kg), al fine di supportare, aumentando di gran lunga le capacità ISR, le decisioni del team in addestramento. L’assetto UAV è stato fornito dal 16° Stormo di Martina Franca che ha rischierato in loco proprio personale per ottimizzare e supervisionare al corretto uso dell’assetto. Ogni giorno l’attività quotidiana è stata illustrata al mattino ed analizzata al termine della giornata, con il confronto tra obiettivi prefissati e raggiunti, analisi delle Lessons learned per le tre aree di interesse (Leadership, Management e Competenze Aerospaziali) ed eventuali eventi inerenti la sicurezza.

LA DIREX – La durata della giornata tipo per i partecipanti è variata tra le 11 ore e mezza e le 12 ore di lavoro quotidiane. L’organizzazione ha previsto la presenza di circa 25-30 persone dedicate all’organizzazione ed al supporto di tutta l’attività. Nella fase di chiusura sono state ripristinate e bonificate le strutture utilizzate , nonché il trasporto del materiale in Accademia laddove previsto , ed il censimento di tutto ciò che è stato utilizzato. In ottica di perseguire il costante miglioramento del modulo sono state raccolte le lesson learned dell’intera esperienza per migliorare le successive edizioni. In questo contesto, la DIREX ossia la Direzione dell’Esercitazione è stata gestita per la maggior parte dagli ufficiali frequentatori più anziani che hanno svolto, lo scorso anno, la stessa tipologia di attività ma in qualità di utenti. Tale impostazione è propria del Mentoring di Forza Armata intendendo con ciò la strutturata trasmissione delle esperienze, dei valori, delle cognizioni, dei comportamenti e del senso di appartenenza fra un soggetto con più esperienza (mentore) verso uno con meno esperienza (mentee), dalla quale scaturisce un naturale arricchimento umano e professionale per entrambi. Il modulo F.I.L.MC è inquadrato nella missione dell’Accademia Aeronautica di “scegliere, formare ed ispirare comandanti e professionisti esemplari, determinati a servire con eccellenza e dedizione il nostro Paese” che, nella visione dell’Istituto, si consegue soltanto attraverso “una squadra coesa di personale militare e civile, tesa al miglioramento continuo, che per capacità, impegno e senso etico di ognuno produca formazione di eccellenza ammirata nel mondo”.