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CINEMA/ L’Ultimo Lupo – LA RECENSIONE

CINEMA/ L’Ultimo Lupo – LA RECENSIONE
  • Pubblicato14 Aprile 2015
La locandina del film
La locandina del film

a cura di Nadia Gragnano

Data di uscita: 26/03/2015.
Genere: Drammatico.
Durata: 121min.
Regia: Jean-Jacques Annaud.
Sceneggiatura: Jean-Jacques Annaud, John Collee.
Interpreti: Feng Shaofeng, Shawn Dou, Ankhanyam Racchaam, Yin Zhusheng.
Produzione: Edko Films, Loull Productions.
Distribuzione: Notorious Pictures.
Paese: Cina, Francia.

VALUTAZIONE

Consigliato: si! (3 stelle e mezzo su 5).

TRAMA

Chen Zhen, giovane studente cinese, viene inviato insieme al suo amico Yang Ke, a svolgere il lavoro di precettore nelle praterie della Mongolia interna per alfabetizzare un gruppo di pastori nomadi di quella zona. In piena rivoluzione culturale, i due lasciano Pechino convinti di dover trasmettere quanto imparato nel loro lungo percorso di studi universitari ad altre persone, ma presto si renderanno conto che, catturati dal fascino della misteriosa steppa mongola e dai mistici lupi che la infestano, saranno loro a dover apprendere moltissimo dagli abitanti del luogo, che insegneranno loro le basilari tecniche di sopravvivenza in un ambiente tanto ostile e le rigide regole che avrebbero piantato i paletti per una bilanciata convivenza con i Lupi. Il sottile equilibrio si spezza quando il governo cinese impone che tutti i lupi vengano sterminati alla nascita o in lunghe battute di caccia perché colpevoli di “rallentare il progresso”, e Chen, ammaliato dall’autorevolezza di questo animale, decide di allevarne uno di nascosto capovolgendo quello che secondo i nomadi mongoli, influenzati dal governo cinese, credono sia l’ordine naturale delle cose.

RECENSIONE

Una storia cinese molto impegnativa ed affascinante raccontata dal regista francese Jean-Jacques Annaud ed ambientata nei primi anni settanta, quando la rivoluzione culturale del governo comunista di Mao Tse-tung quasi alla fine del suo mandato, si estende in tutta la Cina arrivando fino alle ventose steppe della Mongolia interna. Chen Zhen è un personaggio di fantasia estrapolato dalla penna di Jiang Rong nel suo romanzo “Il totem del lupo”, ed in questa sua versione cinematografica, specialmente nelle meravigliose inquadrature in 3D, ammalia e cattura il sottile filo che connette l’anima del protagonista con quella del maestoso e temuto animale. E’ palpabile l’innocenza fanciullesca che conduce Chen Zhen allo studio ravvicinato di questi incredibili, regali ma ahimè talvolta spietati animali; il ragazzo alleva il suo cucciolo di lupo come se fosse un cagnolino, tenendolo nascosto a tutta la comunità, e convinto che le sue buone intenzioni avranno un lieto fine, ma purtroppo le ostilità con i nomadi della steppa mongola, unita all’egoismo umano trasformeranno il gesto d’amore di Chen Zhen in un brutale e barbarico “Tutti contro tutti” dove non saranno solo i lupi a perdere la vita per mano dell’uomo e della sua stupidità.

PERCHE’ DA VEDERE

É indiscutibilmente un buon film che non lascia trapelare le influenze francesi del regista e che anche se in fin dei conti racconta solo una fiaba, rispecchia esattamente le congetture culturali ancora troppo retrogradi dell’epoca. Ottime inquadrature sia per per il 2D che per 3D.

PERCHE’ DA NON VEDERE

Se si è eccessivamente sensibili nei confronti degli animali, al punto da sentirsi turbati se in incappa in un documentario in cui il leone riesce a catturare sistematicamente la gazzella….meglio cambiare film! É una fiaba ma decisamente NON per i bambini.

IL TRAILER