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CINEMA/ Birdman. O L’imprevedibile virtù dell’ignoranza – LA RECENSIONE

CINEMA/ Birdman. O L’imprevedibile virtù dell’ignoranza – LA RECENSIONE
  • Pubblicato24 Marzo 2015

a cura di Nadia Gragnano

Il Cast del film
Il Cast del film

Data d’uscita: 5/02/2015.
Genere: Drammatico.
Durata: 119 min.
Regia: Alejandro González Iñárritu.
Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu.
Interpreti: Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts, Zach Galifianakis, Amy Ryan, Merritt Wever, Joel Garland, Clark Middleton, Bill Camp, Dusan Dukic, Andrea Riseborough.
Produzione: New Regency Pictures, Worldview Entertainment.
Distribuzione: 20th Century Fox.
Paese: USA.

 

VALUTAZIONE

Consigliato: assolutamente si! (4 stelle su 5).

 

TRAMA

Birdman
Birdman

L’attore Riggan Thompson, dopo aver raggiunto l’apice della sua notorietà per aver interpretato il ruolo nei primi 3 film del super eroe alato Birdman, nonostante sia stato particolarmente amato ed apprezzato dal pubblico, viene rapidamente dimenticato per aver rinunciato a recitare nel quarto capitolo della fortunata saga, che voleva ancora lui come protagonista. Per dimostrare a se stesso e a gli altri di essere ancora un grande attore pur avendo rinunciato alla maschera di Birdman, Riggan decide di tuffarsi in un personale progetto teatrale nella spietata Broadway, e scrive di suo pugno un adattamento teatrale dei 17 racconti racchiusi nel libro “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” di Raymond Carver, col solo obiettivo di tornare sulla cresta dell’onda. In questa avventura verranno coinvolti la figlia di Riggan, Sam, appena uscita da un centro di disintossicazione e che vive un eterno rapporto conflittuale col padre, Jack il suo amico produttore ed una giovane attrice piena di speranza con il suo fidanzato dal pessimo carattere ma con un grande talento interpretativo.

 

Locandina (1)
La locandina del film Birdman

RECENSIONE

Una trama dal sapore agrodolce e dalle sfumature noir, accompagnata costantemente da un sottofondo percussionistico di chiara impostazione jazz-fusion, e da lunghissimi piani sequenza che ricordano Robert Altman in “I Protagonisti” e alla lontana anche l’Alfred Hitchcock in “Nodo alla Gola”, e che seguono i protagonisti fra gli interni angusti delle quinte teatrali e gli esterni affollati di New York. Non una sbavatura per questo film molto introspettivo dal finale “quasi aperto” che scava nel profondo dell’anima di un uomo che si trova a fare i conti con la dura realtà dei fatti ed il suo ego, il quale è o costantemente presente nelle scene attraverso la rappresentazione della voce fuoricampo di Birdman, prendendo addirittura corpo e fisicità man mano che il protagonista viene travolto dalle sue emozioni in un vortice sempre più violento.
Sa tanto di racconto biografico il grande film che quest’anno ha ottenuto ben 4 premi Oscar come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia, del regista messicano Alejandro González Iñárritu, il quale deve aver preso spunto dalle vite private di Michael Keaton che nel 1995 rifiutò la sceneggiatura del terzo capitolo su Batman (ruolo che venne poi assegnato a Val Kilmer), e di Edward Norton che dopo aver litigato con la produzione di “The Avengers” si rifiutò nel 2012 di vestire ancora una volta i panni di Bruce Banner, alter ego di Hulk (personaggio successivamente interpretato da Mark Ruffalo). Una combinazione??? Gli attori giurano di si, intanto gli incassi se pur lentamente, salgono e anche lo stesso Keaton ammette in una recente intervista che la vittoria degli Oscar gli ha procurato diversi contatti per futuri ingaggi e si vocifera anche un ritorno di fiamma per Tim Burton, il quale dopo averlo, prima sedotto nel 1988 con Beetlejuice – Spiritello Porcello e Batman nel 1989, lo abbandona stringendo il duraturo sodalizio con Johnny Depp. Molti dunque i riferimenti “casuali” a queste due vicende, che non saranno sfuggiti a gli appassionati di cinema, ed forse anche un po’ grazie a questa piccola/grande curiosità che il film continua ad avere il suo successo.

 

PERCHE’ E’ DA VEDERE

Oggi giorno non capita frequentemente di poter assistere alla proiezione di un film che scava così profondamente nella psiche umana e che possa vantare un tipo di recitazione più simile al realismo teatrale che alla finzione cinematografica.

 

PERCHE’ NON E’ DA VEDERE

Se siete amanti del “cinepanettone” sui generis o comunque alle produzioni di scarsa qualità, allora “Birdman” non fa per voi!

 

IL TRAILER DEL FILM