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CASTAGNARO/ Il Sindaco di Quarto accusa Provincia e Regione «Si sottraggono al confronto»

CASTAGNARO/ Il Sindaco di Quarto accusa Provincia e Regione «Si sottraggono al confronto»
  • Pubblicato5 Maggio 2012
Il presidente della Provincia Luigi Cesaro

CASTAGNARO – Resta alta l’allerta del Sindaco, Massimo Carandente Giarrusso, sull’ipotesi dell’apertura di una discarica in zona Castagnaro. Nel pomeriggio di venerdì 4 maggio si è svolta un’audizione presso la Commissione Consiliare speciale della Regione Campania per il controllo delle Bonifiche ambientali e i siti di smaltimento rifiuti presieduta da Antonio Amato. All’appuntamento, che ha visto la partecipazione di una delegazione dell’amministrazione comunale quartese rappresentata dal presidente del Consiglio Comunale, Michele Di Falco, erano stati invitati i vertici della Regione Campania e della Provincia ovvero Caldoro e Cesaro, nonchè gli assessori Romano e Caliendo oltre al Commissario straordinario Vardè e il prefetto di Pozzuoli, Mastrolitto.

INCONTRO DISERTATO –  Caldoro, Cesaro, Romano e Caliendo, però, hanno disertato l’incontro che si è dunque trasformato in un faccia a faccia tra il Commissario Vardè e le rappresentanze comunali di Quarto e di Pozzuoli: l’ennesimo nulla di fatto dunque che ha scatenato la dura reazione del sindaco Giarrusso. Mercoledì scorso, il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, prendendo atto della grande partecipazione pubblica alla giornata di lutto cittadino indetta dai comuni flegrei, aveva pubblicamente manifestato la necessità di rivedere il piano regionale dei rifiuti auspicando il coinvolgimento dei sindaci dell’area flegrea.  «Nessuna decisione definitiva è stata assunta per quanto riguarda la cava del Castagnaro. Se tutti già adesso siamo convinti che il sito del Castagnaro non sia adatto ad ospitare neanche rifiuti biostabilizzati, tutti insieme, ed intendo specialmente i sindaci della zona flegrea, possiamo condividere scelte operative concrete e possibili per trovare in tempi rapidissimi valide alternative. La soluzione può nascere dal territorio, con una sinergia ed una collaborazione che è sempre stata alla base della mia linea operativa. Ho sempre sostenuto che le decisioni di natura ambientale dovessero essere condivise con le popolazioni interessate» – queste le parole del presidente della provincia Cesaro che ha poi disertato l’incontro di ieri suscitando la reazione del primo cittadino quartese.

L'ormai famoso striscione anti-discarica

LA SFIDA –  «Sono due mesi che ad ogni incontro ci viene chiesto di collaborare, di sederci ad un tavolo di concertazione per trovare alternative valide ma ogni qualvolta proviamo ad attuare queste richieste, puntualmente siamo lasciati soli. Noi abbiamo dimostrato l’inidoneità della cava del Castagnaro a diventare discarica con tutti i mezzi empirici e tecnici a nostra disposizione: esigiamo che tale cava venga stralciata dal piano e abbiamo proposto soluzioni alternative. Siamo disposti anche a realizzare una piattaforma di smistamento del multimateriale consapevoli, comunque, che il limite maggiore di questo piano rifiuti regionale è la provincializzazione prevista. Constatato che ogni qualvolta se ne sta presentando l’occasione, Regione e Provincia si sottraggono al confronto ho deciso di organizzare proprio a Quarto, mercoledì prossimo 9 maggio alle 15, una riunione a cui inviterò non solo i sindaci dell’area flegrea, ma anche il Commissario Vardè, il presidente Caldoro, il presidente Cesaro e gli assessori Romano e Caliendo: è ora che le istituzioni si assumano le loro responsabilità di fronte ai cittadini» – ha chiarito Giarrusso.

CS