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CAMPI FLEGREI/ Successo per “Educational Tour” nei Campi Flegrei: la tre giorni di promozione del territorio

CAMPI FLEGREI/ Successo per “Educational Tour” nei Campi Flegrei: la tre giorni di promozione del territorio
  • Pubblicato27 Marzo 2012
Un gruppo durante la "tre giorni"

CAMPI FLEGREI- Dal 23 al 25 marzo 2012 la Mediterraneo Service ha promosso un Educational Tour nei Campi Flegrei con i presidenti di gruppi archeologici del dopolavoro ferroviario provenienti da molte città d’Italia. Obiettivo dell’iniziativa, contribuire a far riscoprire i Campi Flegrei con la consapevolezza di un patrimonio universale da salvaguardare. Tre giorni di visite guidate e passeggiate enogastronomiche, con scambio di conoscenze ed informazioni, grazie soprattutto alla collaborazione tra gli operatori del distretto lucrino-averno che hanno sposato immediatamente l’idea dell’educational tour. 

OBIETTIVI –   “Lo straordinario patrimonio archeologico della terra ardente deve entrare nella vita quotidiana di ogni cittadino, perché rappresenta innanzitutto la nostra memoria storica.”, afferma Pasquale Cirillo della Mediterraneo Service, organizzatore e promotore della tre giorni, – il nostro obiettivo prioritario è quello di stimolare la nascita di un nuovo modello di gestione del territorio, che superi la sciattezza e la litigiosità della politica locale degli ultimi trenta anni, per avviare finalmente un serio percorso di sviluppo integrato ed ecosostenibile dei Campi Flegrei.  La piena fruibilità dei monumenti archeologici flegrei va inserita in un progetto di miglioramento della qualità della vita del nostro territorio: il percorso archeologico del Rione Terra, lo stadio di Antonino Pio, le Cento Camerelle, la parte bassa di Cuma, la piena fruibilità del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, sono solo alcuni esempi di gioielli archeologici ancora non visitabili. I Campi Flegrei hanno bisogno di interventi strutturali e di organizzazione di servizi, che rendano competitivo questo territorio sul mercato turistico nazionale ed internazionale: strade, trasporti, sicurezza e maggior cura delle periferie. La città del turista non esiste, quest’ultimo è un cittadino temporaneo del luogo che lo ospita, in questa logica i servizi vanno rivolti essenzialmente ai locali. Iniziative come questa che partono dal basso, non rappresentano un vanto per le istituzioni ma solo un monito ed uno stimolo a riqualificare e promuovere meglio i nostri meravigliosi campi flegrei.”

CS