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CAMPI FLEGREI/ Allarme dall’America: veleni e batteri fecali negli acquedotti

CAMPI FLEGREI/ Allarme dall’America: veleni e batteri fecali negli acquedotti
  • Pubblicato14 Novembre 2013
Allarme "acqua infetta" nei Campi Flegrei

CAMPI FLEGREI – La Campania e i Campi Flegrei sono territori avvelenati. L’allarme arriva anche dall’America. Uno studio condotto dalla marina militare statunitense per verificare la qualità dell’ambiente, offre uno scenario scioccante. Si parla di colibatteri fecali, veleni di ogni tipo, la cui percentuale è da emergenza sociale. Il dato quanto emerge dall’ultimo documento reperibile online prodotto dalla Naval Support Activity Naples nel giugno 2010: un esame dal punto di vista biologico delle terre comprese tra i Campi Flegrei e il Casertano, quelle in cui da anni gli americani risiedono, per comprendere i potenziali rischi della salute derivanti dall'”inquinamento storico della regione Campania”.

TERRE E ACQUA INQUINATI – Rispetto a un primo documento già prodotto nel 2008, in questo più recente c’è un “focus” su 9 aree distinte, da Capodichino a Casal di Principe, in cui sono comprese 117 residenze Usa in Campania. Dopo un’accurata analisi dei gas nel suolo, in cui sono stati riscontrate sostanze come benzene, cloroformio, etilbenzene, si passa allo studio delle acque. Nei campioni d’acqua di tutte le 9 aree, spiega il documento, sono state riscontrate quantità di arsenico, tetracloretano, nitrati. Le indagini sono state effettuate da Tetra Tech, leader per quanto riguarda i servizi di consulenza ambientale e di analisi sulla contaminazione delle acque.

ARSENICO A QUARTO E LAGO PATRIA – Il livello di contaminazione più alto di arsenico, ad esempio, è stato rilevato nelle aree 1 e 5, ovvero quella intorno al sito di Carney Park (Quarto) e a quello di Lago Patria.Tutto nasce da una lunga e accurata analisi degli acquedotti: ne sono stati analizzati 14 lungo l’intera regione Campania (fatti selezionare dalla Protezione Civile e dal personale dei laboratori Arin). Per quanto riguarda l’acqua non trattata e non filtrata all’interno degli acquedotti (dunque quella “sorgiva”), la concentrazione di arsenico riscontrata in 9 delle 14 condutture “si è rivelata superiore al livello massimo di contaminazione”. In due distinti casi è stata riscontrata nell’acqua la presenza di batteri coliformi fecali; in quattro casi sono stati trovati coliformi totali. «D’accordo con le leggi italiane – scrivono gli americani nel loro documento – quest’acqua dovrebbe essere sottoposta a trattamento dalle autorità competenti prima dell’uso».

LIQUIDO DALL’ODORE SOFFOCANTE – Secondo il report americano, le zone in cui l’acqua è più contaminata (si parla di tetracloretano) sono quelle di Casal di Principe e di Villa Literno. Il tetracloretano è noto anche come tetracloruro di acetilene. È un liquido incolore di odore soffocante, bolle a 146 ºC. Nonostante la tossicità relativamente elevata, è largamente impiegato come solvente industriale e nella preparazione di vernici e lacche, pellicole fotografiche e insetticidi.