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BACOLI/ Stop all’utilizzo di polistirolo in mare, multe fino a mille euro

BACOLI/ Stop all’utilizzo di polistirolo in mare, multe fino a mille euro
  • Pubblicato23 Maggio 2016

polistirolo immagineBACOLI – Stop all’utilizzo di polistirolo in mare, nei laghi e sulle spiagge comunali. Lo ha stabilito con un’ordinanza il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione al fine di salvaguardare l’ambiente e la salute umana. Il materiale, infatti, è un tipo di rifiuto estremamente dannoso e per l’ambiente marino e per la salute degli esseri viventi che vi entrano in contatto. Le “palline” di polistirolo sono scambiate dai pesci per appetitose uova. Una volta ingerite rimangono intatte, accumulandosi progressivamente. Successivamente, l’uomo, che è il consumatore finale (ammesso che le specie riescano a sopravvivere), riceve gli scarti plastici di cui paradossalmente si era disfatto, ingerendoli attraverso il pesce, come componente ultimo della catena alimentare. Non solo, perché la natura degradi questo tipo di rifiuti occorrono addirittura dai 100 ai 1000 anni e, i quantitativi che soffocano le nostre litoranee, sono indecifrabili.

polistirolo1 spiaggiaIL DIVIETO – Il divieto emanato dal Primo Cittadino è in vigore anche e soprattutto per tutte le attività di pesca e di mitilicoltura che spesso utilizzano attrezzi quali vasche, cesti e galleggianti proprio in polistirolo. A quanti esercitano succitate attività è concessa una proroga di sei mesi a partire dal primo settembre 2016 ed entro il termine ultimo del 31 dicembre 2017, al fine di adeguare gli impianti di mitilicoltura e sostituire il polistirolo con materiali biodegradabili.

LA PROROGA – Il rinvio è riferito però soltanto agli operatori che dimostreranno di aver avviato entro il 31 agosto 2016 le pratiche per richiedere finanziamenti all’Unione Europea o alla Regione Campania. A dare l’esempio è lo stesso Ente locale che ha già invitato la Regione Campania a stanziare appositi fondi per la sostituzione totale dei polistiroli per la mitilicoltura e la pesca con materiale biodegradabile. Per i trasgressori sono previste multe da 50 a 1000 euro e l’obbligo della rimozione. Alla Capitaneria di Porto ed alla Polizia Municipale, di concerto con il Comune è affidato il compito di verificare il rispetto del provvedimento.