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BACOLI/ Scuola negata, gli amici in difesa di Jessica

BACOLI/ Scuola negata, gli amici in difesa di Jessica
  • Pubblicato6 Settembre 2013

 

Il manifesto degli studenti del liceo “Seneca” di Bacoli in difesa della loro compagna JessicaBACOLI – “Io entro solo dopo Jessica” è il grido degli studenti del liceo “Lucio Anneo  Seneca ” di Bacoli e Monte di Procida. Nelle ultime settimane è scoppiato il caso della giovane disabile, diciott’anni appena compiuti, a cui è stato comunicato dalla segreteria scolastica che, in base alle direttive regionali, quest’anno non potrà frequentare le lezioni perché, in quanto maggiorenne, l’istituto non può garantirle il personale di sostegno di cui necessita.

LO STUDIO E’ UN DIRITTO – I suoi compagni, però, non ci stanno e lanciano quest’iniziativa di protesta per difendereil diritto allo studio della giovanane. «Siamo arrabbiati e basiti davanti all’operato delle istituzioni che il diritto all’istruzione hanno il compito di garantirlo a noi ragazzi, non di negarcelo», afferma Rosaria, studentessa dello stesso istituto.  Sostengono che essere disabili e maggiorenni non può essere motivo e “colpa” per non avere il diritto di studiare e, con decisione, evidenziano quanto per Jessica siano importanti quelle ore di scuola, non solo per il valore didattico in sé, ma perché le consentono di passare del tempo insieme ai suoi coetanei.

 

Altro appello degli studenti del liceo “Seneca” per difendere i diritti di Jessica

UNITI PER JESSICA – «Jessica freme dalla voglia di tornare fra i banchi di scuola […]Però il Ministero della Pubblica Istruzione le ha precluso il sacrosanto diritto alla scuola», recita il comunicato emanato dal Collettivo Studentesco del Liceo. Per questo i ragazzi hanno deciso di farsi portavoce della causa e delle rivendicazioni della compagna invitando ad unirsi a loro anche gli studenti degli altri istituti del territorio flegreo, le associazioni, la cittadinanza e gli organi scolastici più sensibili, e annunciando nuove iniziative. Così il problema dei tagli alla spesa pubblica e allo stato sociale apre il nuovo anno scolastico in un clima che è già incandescente.

MANUELA L. CUCCURESE