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BACOLI/ “No ai matrimoni tra gay”: Fratelli d’Italia protesta a Pompei

BACOLI/ “No ai matrimoni tra gay”: Fratelli d’Italia protesta a Pompei
  • Pubblicato25 Ottobre 2014
Nello Savoia
Il presidente del consiglio di Bacoli Nello Savoia

BACOLI – Fratelli d’Italia e il Presidente del Consiglio di Bacoli contro le nozze e le adozioni da parte delle coppie gay. Domenica 26 ottobre il leader locale del partito di Giorgia Meloni prenderà parte alla manifestazione organizzata nella città di Pompei dal Coordinamento provinciale di FdI-An a difesa “dell’istituto della famiglia tradizionale” dal titolo “Difendi la famiglia”. La prima tappa della campagna lanciata dal partito sarà proprio Pompei, dove davanti ad uno dei Santuari più cari della cristianità, simbolo della fede e della tradizione, i militanti del partito di raduneranno per dire “no” alle nozze gay, alle adozioni per coppie dello stesso sesso. La scelta di organizzare la manifestazione a Pompei arriva all’indomani della decisione del sindaco di istituire un registro per le unioni gay e per le coppie di fatto. Le coppie potranno registrarsi come proprio di fronte al Santuario dedicato alla Madonna del Rosario, dove si trovano gli uffici comunali.
CONTRO MATRIMONI E ADOZIONI – «Oggi la nostra società ha bisogno di esempi morali e sociali per combattere il nichilismo ed il qualunquismo che attanaglia una gran parte delle nuove generazioni. – afferma il presidente del consiglio Aniello Savoia che sarà presente in Piazza Bartolo insieme ai manifestanti provenienti da ogni parte della regione – A causa della mancanza di tutele e delle contingenze economiche, infatti, la famiglia non progetta più il futuro, non fa figli, non acquista case, non rappresenta più la cellula primaria dei corpi sociali che dovrebbero influenzare le scelte di governo locale e nazionale. L’istituzione del quoziente familiare, gli sgravi fiscali e l’erogazione di reali servizi e tutele da parte dello Stato e degli stessi Enti Locali, sono misure necessarie per difendere l’istituzione familiare.- spiega Savoia – Domenica sarò in Piazza a Pompei a sostegno dei ragazzi e dei dirigenti del partito che volantineranno a difesa della famiglia tradizionale, prima ricchezza di una nazione che si definisca tale e che, con il crollo dei matrimoni e il raddoppio di divorzi e separazioni, è quasi già un patrimonio perduto, – ha sottolineato Savoia. – Vogliamo una famiglia difesa e tutelata dallo Stato, nella quale fare figli sia un atto d’amore e responsabilità e non un lusso o un capriccio».