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BACOLI/ Lotta alla Camorra, il Magistrato antimafia ha incontrato gli alunni del Liceo “Seneca”

BACOLI/ Lotta alla Camorra, il Magistrato antimafia ha incontrato gli alunni del Liceo “Seneca”
  • Pubblicato29 Maggio 2012
Il PM Raffaele Cantone (foto PacoSmart)

BACOLI –  Grande successo per l’incontro con il magistrato Raffaele Cantone, Pubblico Ministero nel processo “Spartacus” che vede alla sbarra i capi del clan dei Casalesi. In tutto un centinaio gli studenti che hanno partecipato attivamente al convegno su mafia e antimafia  “La scuola per la legalità”organizzato ieri al Liceo Seneca di Bacoli  presso l’auditorium “Luigi Saccone”, l’atteso Insieme al Magistrato della DDA erano presenti anche il Sindaco di Bacoli Ermanno Schiano,  e Francesco Iannuzzi, Sindaco di Monte di Procida, diversi consiglieri comunali delle due amministrazione flegree oltre a personaggi da sempre impegnati nella lotta alle mafie, come Salvatore Micillo referente dell’Associazione “Contro le mafie” e Antonio Trillicoso autore del libro “Io Casalese”.

I TEMI –  Molte sono state le domande sulle connessioni tra politica, mafia e imprenditoria, anche nel settore della sanità. Maggiore curiosità è stata però rivolta a tematiche del territorio. Si è cominciato con la presenza della criminalità organizzata sul territorio flegreo per poi passare a temi più amministrativi. Da un lato l’abusivismo edilizio, fortemente criticato da Cantone. Dall’altro, la gestione privata della cosa pubblica. Infine, la questione dei beni confiscati, “importantissima se riutilizzati socialmente per fare impresa, meno se utilizzati per fare ludoteca” ha sottolineato Cantone. Sul tema, il sindaco di Bacoli Ermanno Schiano, ha assicurato che Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra. dopo la querelle dell’anno scorso risolta in Regione quest’anno, sarà utilizzata per scopi meramente  sociali.

LE PAROLE DEL PM –  «Caponnetto – ha detto Cantone – era solito affermare che nelle zone della Sicilia, quelle più oppresse dalla presenza mafiosa, non avrebbe inviato un esercito di soldati ma un esercito di insegnanti. Del resto era quello che affermava il siciliano Bufalino, scrittore e uomo di cultura, che vide proprio nella scuola e quindi, nella conoscenza e nella consapevolezza, l’arma vincente contro le mafie. Incontro, quello del PM antimafia e i giovani che si è concluso con una metafora dello stesso Cantone, che ha invitato a contrastare anche individualmente le mafie: “ci sono le mele sane grazie alle quali sono state scoperte quelle marce».

EDUARDO IZZO