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BACOLI/ L’ex fidanzato è ancora innamorato: patrigno e fratelli lo massacrano di botte

BACOLI/ L’ex fidanzato è ancora innamorato: patrigno e fratelli lo massacrano di botte
  • Pubblicato27 Agosto 2015

di Gennaro Del Giudice

Il pronto soccorso dell'ospedale "La Schiana"
Il pronto soccorso dell’ospedale “La Schiana”

BACOLI  – Preso a calci, pugni e bastonate all’interno della villetta comunale di Bacoli perché ancora innamorato della sua ex fidanzata. Così il padrigno e i due fratelli della ragazza hanno deciso di dare una punizione “esemplare” a un 20enne, massacrandolo di botte fine a procurargli la frattura di un braccio oltre a ferite per tutto il corpo. Una brutale violenza andata in scena alle 19 di ieri nella villetta, a quell’ora affollata da famiglie con bambini. I tre aggressori sono stati denunciati in stato di libertà dai poliziotti del commissariato di Pozzuoli, diretti dal vice questore Pasquale Toscano.

 

LE VIOLENZE – Si tratta di A. C. 51 anni, puteolano e dei suoi due figli V.C. e L.C., rispettivamente di 29 e 20 anni, accusati dei reati di lesioni personali aggravate e minacce. Gli agenti sono intervenuti nella serata di martedì presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli in quanto era giunto un uomo ridotto in pessime condizioni al quale era stata data una prognosi di 35 giorni per la frattura del braccio destro e numerose contusioni. Subito i poliziotti hanno avviato indagini accertando che poco dopo le 19 all’interno della villa comunale di Bacoli la vittima era stata accerchiata ed aggredita da un uomo e da due giovani che lo avevano malmenato con calci, pugni e bastonate. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che gli aggressori, padre e figli, avevano malmenato il 20enne, ex fidanzato della figlia della compagna del 51enne, dove avergli intimato di non importunarla più, in quanto la loro storia era finita. L.C., il giovane picchiato selvaggiamente, invece, da oltre un mese, ovvero dalla conclusione della sua storia d’amore con la ragazza, aveva iniziato a seguirla, molestarla,  telefonarla a tutte le ore ed a minacciarla se non fosse ritornata sui suoi passi. Dopo aver ricostruito l’intera vicenda i poliziotti hanno identificato i tre aggressori che sono stati denunciati.