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BACOLI/ Kayak, cresce la passione lungo le coste flegree – LE FOTO

BACOLI/ Kayak, cresce la passione lungo le coste flegree – LE FOTO
  • Pubblicato7 Settembre 2013
L'associazione “CulturAvventura” con la passione per il kayak

BACOLI – Chi ama la natura, ama il mare e desidera una vacanza alternativa ed economica, c’è un’imbarcazione che ti permette tutto ciò ed è semplice da usare: il kayak di mare. Con esso hai la possibilità di ammirare tratti di costa più suggestivi, fare il bagno in acque cristalline, trascorrere giornate all’insegna del rispetto dell’ambiente, istruttive ed indimenticabili.  A Bacoli, “CulturAvventura”, un’associazione con la passione per il kayak, coordinata da Lory Marchese, organizza tour in canoa tra le meraviglie archeologiche e naturalistiche della costa flegrea.

4 GIORNI IN CANOA – Attualmente ha programmato, in collaborazione con “Tatiyak-viaggi in kayak”, un viaggio di quattro giorni circumnavigando le isole di Procida ed Ischia. «Il kayak è un tipo di canoa originalmente ideata dagli Inuit (eschimesi), gli abitanti originari delle zone costiere artiche che lo utilizzavano espressamente come mezzo per pescare, cacciare e da trasporto. Ha il ponte chiuso e gavoni stagni dove poter riporre tutta l’attrezzatura necessaria per il campeggio», racconta Tatiana Cappucci, maestra di canoa della F.I.C.K. ( Federazione Italiana Canoa Kayak), mentre prepara il suo kayak per l’escursione  delle isole campane. 

I kayak dell'associazione organizzatrice di tour

COME E’ FATTO UN KAYAK – Il kayak moderno è di vetroresina o carbonio e pesa, dipende dal modello, dai 18 ai 33 chili. Quando si carica la tenda, il sacco a pelo, il materassino, la cucina da campo, i ricambi, i viveri, l’acqua , l’attrezzatura per la riparazione, le luci i razzi, la bussola e il kit di primo soccorso arriva a pesare 50 chili. E lungo dai 4,80 ai 5,20 metri e si muove sull’acqua grazie alla doppia pagaia. Tatiana usa la pagaia di mare groenlandese, lo stesso modello usato molti anni fa dagli Inuit, perché, ribadisce, «che ancora oggi è la migliore a livello di funzionalità, di resistenza al vento e la più affidabile e veloce nell’esecuzione delle tecniche di eskimo, recupero e salvataggio; morbida nella spinta e piacevole al tatto. Il  peso varia dagli 800 ai 1200 grammi».

INDICAZIONI NAUTICHE – Tante le indicazioni da tener presente prima di iniziare un viaggio. «Chi decide di effettuare una vacanza in kayak – continua Tatiana – deve avere nozioni di navigazione e di meteorologia, deve portare con sé un radiotelefono per ricevere in VHF previsioni aggiornate sulle condizioni del tempo ed eventualmente lanciare una richiesta di soccorso in caso di pericolo». Gli escursionisti si imbarcheranno dalla rada di “Casevecchie” e raggiungeranno Monte di Procida per  attraversare il canale di Procida nel rispetto del codice di navigazione. Il giro delle isole sarà in senso orario o antiorario in ragione delle condizioni meteo-marine e delle correnti che interessano la costa. La tappa giornaliera sarà di 20/25 chilometri, un trekking nautico che permetterà ai kayakers di visitare le  insenature e  le spiagge più affascinanti. «Il kayak ti permette di apprezzare le bellezze del luogo senza fare rumore, senza sporcare, amando la natura», conclude la Cappucci e si legge nei suoi occhi la profonda passione per quest’imbarcazione.

ANTONIO IMPARATO

LE FOTO

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