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Bacoli Politica

BACOLI/ Il PD “silurato” attacca: «Il regno dei selfie e dei vamos è finito»

BACOLI/ Il PD “silurato” attacca: «Il regno dei selfie e dei vamos è finito»
  • Pubblicato5 Luglio 2016

pdbacoliBACOLI – Non una parola in Consiglio Comunale. Non una dichiarazione d’intenti. Non un coinvolgimento di tutte le forze politiche in campo. Il Partito Democratico contesta le modalità con cui i consiglieri dimissionari hanno deciso di “mandare a casa”, di punto in bianco, Josi Gerardo Della Ragione e la sua squadra di governo. Primi ad annunciare una mozione di sfiducia, a sollecitare il sindaco a dimettersi anche soltanto temporaneamente al fine placare gli animi all’interno della propria maggioranza, i democratici rivendicano la chiarezza d’intenti del partito a dispetto dell’altra parte della minoranza e del gruppo consiliare “Bacoli Libera”.

mozione di sfiducia pd“AVEVAMO PRONTA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA” – «Nella mattinata di ieri, ignari di quanto sarebbe accaduto in quella giornata ci siamo recati in Municipio per protocollare la mozione di sfiducia – spiegano i membri del centrosinistra bacolese – I consiglieri di Bacoli Libera e del Centrodestra invece hanno preferito andare dal notaio, senza coinvolgere il Pd, dimettendosi e facendo decadere l’Amministrazione». «Noi democratici volevamo sfiduciare il Sindaco in Consiglio comunale – aggiungono – altri hanno preferito farlo di nascosto. Noi volevamo trasparenza dinanzi i cittadini, altri hanno preferito un inciucio tra opposti che s’attraggono. Noi volevamo denunciare i fallimenti politici del Sindaco – i suoi bilanci “lacrime e sangue”, la “liquidazione pezzotta” del Centro Ittico Campano, l’assenza di piani urbano e traffico, le spiagge libere “a macchia di leopardo”, il falso ambientalismo, eccetera – altri hanno preferito non dare motivazioni».

“NOI OPPOSIZIONE ONESTA” – «Ognuno ha fatto le sue scelte e le giudicheranno i cittadini – concludono i democratici – Il regno dei selfie e dei vamos termina oggi. Al netto delle chiacchiere, infondate, e delle meschinità, evidenti, il Pd può essere orgoglioso di essere stato, dal primo giorno, quando tutti ancora erano col Sindaco e nessuno ne discuteva le scelte, opposizione onesta ma intransigente».