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BACOLI/ “Cartelle pazze”, per l’assessore alle Finanze nessuna contestazione

BACOLI/ “Cartelle pazze”, per l’assessore alle Finanze nessuna contestazione
  • Pubblicato9 Marzo 2016

BACOLI – «Finora non mi risulta che ci sia stata anche soltanto una sola contestazione da parte dei cittadini in riferimento alle misurazioni di volumi e superfici ritenute sbagliate». Esordisce così l’Assessore Alessandro Parisi, tra le cui deleghe anche Bilancio e Tributi, in riferimento all’interrogazione presentata dal Partito democratico di Bacoli durante l’ultima riunione del parlamentino civico ed avente ad oggetto il riaccertamento del patrimonio immobiliare sul territorio comunale a tutt’oggi in corso.

fila ufficio tributi 2L’ARRIVO DELLE “CARTELLE PAZZE” – La necessità di chiedere delucidazioni in merito all’attività della A. e G., la società di riscossione tributi incaricata dall’Ente comunale, nasce dal clima di tensione venutosi a creare nel mese di gennaio scorso quando, a decine di famiglie, arrivarono notifiche di pagamento con lunghe retroattività e per cifre ingenti anche a chi risultava in regola coi passati pagamenti o aveva provveduto a protocollare all’Ufficio tecnico un’autodichiarazione corredata da planimetria asseverata degli immobili. Conseguenza: un Ufficio Tributi preso d’assalto da centinaia di persone corse a pagare o a chiedere spiegazioni una volta vistesi recapitare le cosiddette cartelle “pazze”. In quei giorni il Partito Democratico di Bacoli aveva altresì aperto ai contribuenti le porte della sede di via Gaetano de Rosa al fine di garantire loro la possibilità di confrontarsi con un avvocato sulla faccenda.

Alessandro-Parisi (1)PARLA L’ASSESSORE PARISI – «Rassicuriamo che nessun cittadino pagherà alcuna somma in più rispetto al dovuto e che intendimento di questa Amministrazione è di assicurare equità e giustizia fiscale “pagare tutti, pagare di meno” – ha dichiarato l’assessore Parisi – Nel mese di dicembre 2015 sono stati inviati due differenti avvisi ai cittadini: il primo riguardava le ingiunzioni di pagamento per quegli utenti che risultavano a questo Ente non essere in regola con i pagamenti per le annualità 2013 e 2014. Il secondo invece era relativo all’attività di accertamento su tutti gli immobili presenti sul territorio comunale. A dicembre 2015 era stato coperto circa il 27% del totale presunto di immobili. Pertanto tali accertamenti continuano ancora e saranno inviate nel corso dei prossimi mesi le risultanze ai cittadini che verranno accertati. I maggiori problemi riscontrati finora si sono avuti sulle ingiunzioni di pagamento 2013-14, non oggetto dell’interrogazione presentata, a causa del mancato aggancio del codice utente sulla nostra banca dati. Siamo ancora in fase di risoluzione di tale problema».

consiglio comunale gramsciA BREVE LA DELIBERA – «Stiamo definendo un’intesa, a cui farà seguito una delibera di indirizzo di Giunta, che prevede – tra le altre cose – l’annullamento delle Sanzioni Tarsu per i nuovi accertamenti: ma solo ed esclusivamente per coloro che hanno già ricevuto in passato un accertamento da parte del Comune, proprio perché era stato lo stesso Comune a predisporre detti accertamenti, sullo stesso immobile e per lo stesso utente. Pertanto chi ha già provveduto a pagare le sanzioni e ha diritto all’annullamento delle stesse, sarà rimborsato. Mentre chi deve ancora pagare vedrà sottratto l’importo relativo dal totale evidenziato in cartella, presentandosi allo sportello A e G presso il Comune, al momento del pagamento o di richiesta di rateizzazione». Inoltre, per quanto concerne invece le sanzioni per omessa dichiarazione Ici/Imu, continua l’assessore «stiamo valutando, unitamente ad A e G, le soluzioni percorribili per agevolare i cittadini, sempre nel rispetto della normativa vigente. L’Operazione di riaccertamento e riscossione sta già dando i suoi buoni frutti, migliorando di gran lunga i flussi di cassa dell’Ente, problematica fondamentale e ben evidenziata da parte dei Revisori contabili e dalla Corte dei Conti, permettendoci di far fronte, con maggiore tranquillità, alla spesa corrente ancora elevata, non in ultimo al regolare e puntuale pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici».

LA REPLICA DEL PD – Dura la replica del consigliere Ciro Mancino: «La delibera di cui parla l’assessore Parisi andava fatta prima ma sono curioso di sapere se la A e G la recepirà favorevolmente. Nessuno vuole che il Comune vada in dissesto e faremo tutto ciò che è possibile, opportuno e lecito affinché ciò non avvenga, però su questa vicenda credo si sia mostrato il volto crudele dell’Amministrazione. Ribadisco che i cittadini non vanno trattati come dei conti correnti da cui attingere ma come delle persone e delle risorse a cui dobbiamo guardare».