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BACOLI/ “Cartelle pazze”, il Comune ammette l’errore

BACOLI/ “Cartelle pazze”, il Comune ammette l’errore
  • Pubblicato26 Gennaio 2016

trib 2BACOLI – Finalmente, dopo innumerevoli segnalazioni, lamentele cittadine e solleciti da parte delle forze di opposizione in seno all’Assise di via Lungolago, il Comune di Bacoli decide di fare chiarezza, rendendo note responsabilità, cause e relativi provvedimenti in merito alle tanto discusse “cartelle pazze” pervenute a circa 8mila famiglie residenti nel territorio.

GLI AVVISI – Nelle scorse settimane da parte della A. e G., la società di riscossione tributi incaricata dall’Ente comunale, sono state inviate alla cittadinanza (in particolare ad una parte dei contribuenti) due tipi di avvisi: le ingiunzioni fiscali per i mancati pagamenti delle annualità 2013/2014 e, successivamente ai rilevamenti fatti dai tecnici designati dall’agenzia sul 25% del territorio di Bacoli, i riaccertamenti delle superfici nuove, non dichiarate o mal dichiarate negli anni precedenti.

josiGLI ERRORI – L’Amministrazione guidata dal sindaco Josi Della Ragione ammette che si sono verificati dei problemi, degli errori su entrambi gli avvisi dovuti ad un database a disposizione dell’Ente ricco di lacune e di dati errati o dispersi, tant’è che situazioni simili già si erano verificate negli anni precedenti. Errori di trasmissione di codici circa avvenuti pagamenti da parte di banche e poste, disfunzioni informatiche e dati incrociati ai quali si sta cercando di porre rimedio «e che – assicurano i membri dell’Esecutivo bacolese – con il censimento del patrimonio edilizio che si concluderà entro il prossimo mese di giugno, nel 2017 saranno sensibilmente ridotti».

Alessandro-Parisi (1)PARLA L’ASSESSORE PARISI – «Pagare tutti pagare meno – dichiara l’Assessore alle Finanze Alessandro Parisi – non è solo uno slogan ma un qualcosa su cui si è basata parte della nostra campagna elettorale ed è qualcosa in cui crediamo fermamente. Appena insediati abbiamo appurato che l’indice di riscossione dei tributi da parte del Comune di Bacoli fosse molto basso, intorno al 55%, ed è anche per tale motivo se oggi ci ritroviamo in regime di pre-dissesto finanziario, cosa che vogliamo assolutamente evitare e per questo motivo stiamo lavorando alacremente per invertire la rotta. Ci dispiace per i disagi arrecati alla cittadinanza, soprattutto a coloro che si sono ritrovati dei pagamenti effettuati ma non registrati, ma tutti i cittadini restino tranquilli perché – conclude Parisi – in attesa di ulteriori novità previste per la prossima settimana, garantiamo che nessuno di essi pagherà un solo centesimo più del dovuto».

NO ALLA SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI – «Stiamo facendo i conti con una struttura pachidermica, vecchia e ricca di disfunzioni – aggiunge il Primo Cittadino – ma si tratta di un processo di transizione inevitabile da attraversare per arrivare ad una ottimizzazione dei rilievi tributari. Stiamo cercando di informatizzare una struttura di cui contiamo di ridurre il margine d’errore già entro la fine del 2016. Abbiamo potenziato il servizio di interfaccia degli uffici col pubblico con cinque operatori pronti a rispondere al numero di telefono della A. e G. attraverso cui è possibile prenotare un appuntamento. Ci sono tre sportelli con incaricati della A. e G. presenti tutti i giorni all’Ufficio Tributi. Inoltre, anche attraverso il lavoro dell’Assessore Parisi e del funzionario comunale Agostino Faga siamo disponibili ad ascoltare tutti i rilievi posti dai cittadini. Le polemiche strumentali le lasciamo agli altri, soprattutto di chi chiede la sospensione delle cartelle, che probabilmente ignorano il fatto di commettere un danno erariale a carico dell’Ente e dello Stato se agissero in tal senso. Ci scusiamo per i disagi arrecati alla popolazione per gli avvisi contenenti degli errori ed ai quali stiamo lavorando per risolverli, ma ribadisco due concetti fondamentali: pagare tutti pagare meno ma che nessuno pagherà un solo centesimo più dei contributi dovuti». L’attuale squadra di governo, dunque, rigetta con forza le proposte dei partiti d’opposizione di procedere alla sospensione dei pagamenti e alla rateizzazione dei tributi.