Close
Bacoli In Evidenza Notizie flash

BACOLI/ “Aiuto, stiamo affondando!” Denunciato per procurato allarme

BACOLI/ “Aiuto, stiamo affondando!” Denunciato per procurato allarme
  • Pubblicato17 Marzo 2013
Motovedetta utilizzata dalla Capitaneria per i soccorsi

POZZUOLI – Un SOS che si è poi rivelato fasullo. E’ quanto accaduto nelle acque di Bacoli nei giorni scorsi, dopo una richiesta di auto giunta la sala operativa della Capitaneria di porto di Pozzuoli, allertata da una segnalazione con telefonia mobile da parte di un utente che riferiva di trovarsi a bordo di un natante da diporto nelle acque marine antistanti il parco sommerso in località Baia del Comune di Bacoli e di essere in procinto di affondare. Dopo avere più volte tentato inutilmente di ristabilire una comunicazione telefonica, immediatamente avevano inizio le discendenti attività di istituto che, di fatto, vedono il Corpo delle capitanerie impegnato nel soccorso marittimo.

LE INUTILI RICERCHE – Nel dettaglio le ricerche avevano luogo mediante l’invio in zona di un’unità navale in dotazione al Corpo oltre che di personale via terra in ausilio. Sennonché le ricerche avevano esito negativo da qui il tentativo di ricontattare, senza sortire effetto, il segnalante medesimo la cui utenza era nuovamente raggiungibile. Il dubbio che detta segnalazione non fosse veritiera veniva in seguito confermata dai militari. Gli uomini della Capitaneria di Porto diretti dal Tenente di Vascello Andrea Pellegrino riuscivano a rintracciare l’autore del falso SOS e a deferirlo  alla competente Autorità giudiziaria per il reato di procurato allarme che prevede, come noto, l’arresto fino a sei mesi oltre che del reato di interruzione di pubblico servizio la cui pena può essere fino ad un anno di reclusione.

IL PROCURATO ALLARME – “L’interpellata Autorità marittima puteolana scoraggia fortemente detti fenomeni illeciti oltre che di scarso senso civico – fanno sapere dalla Capitaneria di Porto di Pozzuoli – che determinano, di fatto, un inutile dispendio di denaro pubblico oltre che distogliere le risorse a disposizione (su di un litorale particolarmente complesso la cui estensione è di circa 90 km) a discapito di altre possibili emergenze in mare e quindi di persone che versano in reale difficoltà”.